Sangue infetto, “risarcimento”

Undici bresciani giovedì 30 luglio saranno al Tar per chiedere che il Ministero della Salute paghi. Dopo trasfusione avevano contratto l'epatite.

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tar brescia(red.) Giovedì 30 luglio undici bresciani andranno al Tar con l’avvocato Alessandro Boldini per chiedere il risarcimento dopo aver subito trasfusioni di sangue infetto. Dopo quella pratica, avuta nei primi anni del 2000 in varie strutture locali, hanno contratto il virus dell’epatite. Il tribunale del Lavoro di Brescia, infatti, ha disposto che il Ministero della Salute paghi dai 15 ai 30 mila euro.
E’ una legge del 1992 quella cui fa riferimento la sentenza, che prevede come si debbano pagare gli indennizzi per chi è stato danneggiato da complicanze irreversibili dovute a vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni di sangue ed emoderivati.

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