Fratelli Sallaku interrogati lunedì

I due albanesi arrestati giovedì 16 luglio per presunta associazione a delinquere per reati tributari e riciclaggio. Conducevano vita agiata.

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Sallaku(red.) Saranno interrogati lunedì 20 luglio dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia Lorenzo Benini i fratelli Saimir e Gezim Sallaku, arrestati dalla Guardia di Finanza e in carcere da giovedì 16 luglio. Sono finiti nell’inchiesta altri tre fratelli con l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Per loro e altri otto l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita e bancarotta fraudolenta. Secondo le fiamme gialle, la banda compensava crediti tributari inesistenti con debiti fiscali. Con queste operazioni Gezim Sallaku, che è anche presidente del Darfo Boario Calcio, società non coinvolta direttamente nell’inchiesta, avrebbe condotto una vita agiata investendo il denaro in attività commerciali, case e alberghi.
Sono stati sequestrati 8 milioni di euro di beni e società, compresi gioielli e orologi al presidente del Darfo. I fratelli in carcere saranno interrogati dalle 10 e i loro avvocati parlano di “accuse pesanti”. Nell’ambito dell’operazione “Laguna” che ha portato all’arresto dei due fratelli, sono scattati dieci provvedimenti, sequestrate dieci imprese legate ai due albanesi, 92 immobili, 32 auto e un appostamento da caccia in provincia di Vercelli. Nel mirino sono finiti anche tre funzionari comunali del Sebino che hanno operato a Piancamuno e Sale Marasino e accusati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Insieme a loro anche alcuni dirigenti di banca che non avrebbero segnalato vari movimenti di denaro. Secondo l’accusa, riuscivano ad aggiudicarsi vari appalti pubblici fornendo lavoratori ai prezzi più bassi rispetto ai concorrenti.

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