Corruzione, “deve risarcire 100 mila euro”

(red.) La Corte dei Conti della Lombardia, su richiesta della Procura regionale, ha condannato l’ex agente della Guardia di Finanza di Gardone Valtrompia e Desenzano al risarcimento di 100 mila euro al corpo dell’ordine per un danno d’immagine all’esercito. Ne dà notizia Il Giorno. L’uomo, secondo l’accusa, sfruttando il suo ruolo, in cinque anni si sarebbe fatto dare delle mazzette dagli imprenditori rassicurandoli sul fatto che non avrebbero avuto controlli. L’ufficiale è stato anche condannato in modo definitivo a 2 anni e otto mesi e gli è stato rimosso il grado militare. L’accusato formale è di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e favoreggiamento personale. L’agente era finito nel mirino dopo che alcuni personaggi arrestati nel 2005 nell’ambito dell’operazione “Titano” avevano ammesso di aver dato soldi al finanziere.
Il cui importo, come emerso dalle intercettazioni telefoniche, doveva essere di 100 milioni all’anno ai tempi della lira e 50 mila nel momento dell’arrivo dell’euro. Era stato così arrestato nel 2006 e in custodia cautelare per alcuni mesi di essere condannato in primo grado a 4 anni ed otto mesi e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e poi a 4 anni in appello, infine a 2 anni e otto mesi in Cassazione. Secondo la Corte dei Conti, il finanziere durante il suo compito avrebbero procurato un “gravissimo danno all’immagine della Finanza, almeno nel distretto industriale della Valtrompia dove operava”. Ogni difesa dell’agente che riteneva di essere ostile agli ambienti di investigazione è stata rigettata.