Chiesto l’ergastolo per Pasquale Iacovone

Uccise i figli Davide e Andre, di 7 e 9 anni, e li lasciò bruciare nel rogo della sua abitazione di Ono San Pietro.

iacovone pasquale(red.) Era sano di mente e per questo è stato chiesto l’ergastolo. Nella giornata di venerdì 21 novembre, si è svolto il processo, con la formula del rito abbreviato, nei confronti di Pasquale Iacovone, colpevole di aver ucciso i suoi due figli, Davide e Andre, prima di incendiare la propria abitazione di Ono San Pietro, in Valcamonica, lo scorso 16 luglio 2013.
L’indiziato, rimasto gravemente ustionato in seguito alla tragedia, non era presente nell’aula del tribunale di Brescia in cui si è svolto il dibattimento. All’udienza ha, invece, assistito Erika Patti, madre dei due bambini deceduti. La difesa di Iacovone, composta dall’avvocato Gherardo Milani, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito, contestando la perizia psichiatrica che lo ha giudicato capace di intendere e di volere. La sentenza del processo è attesa il 19 dicembre.
«La richiesta di ergastolo è il minimo, solo perché in Italia non c’è più la pena di morte», ha detto uno zio dei bambini.

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