«Sodalizio mafioso fra Valtrompia e Calabria»

49 le persone per le quali la Procura di Brescia è pronta a chiedere il rinvio a giudizio. Evasione, riciclaggio e traffico di droga le accuse.

(red.) Sono 49 le persone indagate dalla procura di Brescia per frode fiscale, traffico di sostanze stupefacenti, bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere e associazione a delinquere di stampo mafioso, e per le quali i pm bresciani Paolo Savio e Claudia Moregola chiederanno il rinvio a giudizio.
L’indagine ha scoperchiato una fitta rete di interessi economici intessuti fra la Valtrompia e la Calabria, in particolare con un clan operante a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria.
Tra gli indagati, come riferisce il Corsera, L. S., 47 anni di Chiari, la moglie di 38 anni, Francesco Scullino, 47 anni di Oppido Marmentino, Domenico Saraceno, di Oppido, Marco Plebani di Castelcovati, Michele Lopreste, calabrese anche lui di Oppido residente a Rudiano e Matteo Lopreste di Taurianova. Si tratta di persone finite nella rete dell’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia dipartimento dell’Economia della Procura di Brescia effettuata il marzo scorso. Nove , allora, le ordinanze di custodia cautelare emesse.
Secondo gli inquirenti i due personaggi chiave dell’inchiesta sarebbero Sirani e Scullino che avrebbero intrecciato le relazioni con finalità illecite già nel novembre 2007, a Orzinuovi.
I due gruppi, quello valtriumplino e quello calabrese, avrebbero dunque unito le forze per compiere attività con modalità tipicamente mafiose.
A Francesco Scullino, L. S., Isabella Sirani, Erika Carera e Alfredo Pelligra viene contestati reati di natura fiscale e per riciclare il denaro che non veniva versato all’Erario.
Quattordici le persone, residenti tra Lumezzane, Gardone Valtrompia e la Calabria, cui la procura di Brescia contesta l’associazione per delinquere di stampo mafioso. Si tratta di: Giovanni Tigranate, Salvatore Rachele, Giuseppe Piromalli, Giuseppe Quaranta, Sebastiano Rachele, Damiano Gallace, Antonio Taverniti, Vincenzo D’Agostnio, Francesco Chindamo, Francesco Taverniti, Gaetano Taverniti, Rocco Taverniti, Francesco Quaranta e Manuel Bugatti.

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