Morì per overdose, a processo la pusher

La donna è accusata di avere ceduto la dose letale a Francesca Manca. Il padre della ragazza, per vendetta, sparò ed uccise un nomade a Calcinatello.

(red.) Processata la spacciatrice che cedette la dose letale di droga a Francesca Manca, la 28enne di Vighizzolo (Brescia) che morì di overdose, in macchina,  nel settembre del 2011 alla Fascia d’Oro di Montichiari.
A comparire in giudizio, martedì 8 aprile, Adriana Radulovic, accusata di morte come conseguenza di altro delitto. Secondo l’accusa, sarebbe la pusher  che avrebbe ceduto le sostanze alla ragazza nel campo nomadi di Calcinatello, lo stesso luogo dove poi, il padre di Francesca, Luciano Manca, si recò per ottenere vendetta, sparando un colpo di fucile che uccise il 19enne Ionut Iamandita. Per l’omicidio del ragazzo l’uomo è stato condannato a 12 anni di carcere in primo grado, ridotti a dieci in appello.
Il processo a carico della spacciatrice è stato aggiornato al 10 giugno. Il papà di Francesca si è costituito parte civile.
Nell’ambito della tragica vicenda è stato condannato a due anni e otto mesi anche Giovanni Bina, il ragazzo di Montichiari che si trovava con Francesca quando si sentì male e che, secondo gli inquirenti, non chiamò tempestivamente i soccorsi.

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