Cembre, “comportamento antinsindacale”

Per decisione della sezione del Lavoro del tribunale bresciano, l'azienda dovrà versare le quote sindacali degli iscritti alla Fiom, bloccate dal gennaio 2012.

(red.) Il Tribunale di Brescia  bacchetta la Cembre per comportamento antisindacale.
Venerdì 19 luglio, il Presidente del Tribunale, sezione Lavoro, Maria Vittoria Azzolini ha accolto l’opposizione e revocato il decreto precedente che aveva respinto un ricorso della Fiom Cgil, avanzato a seguito della mancata trattenuta sindacale ai propri iscritti.
La Cembre, azienda che opera a Brescia, in via Serenissima, si era rifiutata, infatti, di trattenere le quote sindacali agli iscritti alla Fiom Cgil dal gennaio 2012. Il Tribunale ha riconosciuto e dichiarato antisindacale il comportamento della Cembre, e ha ordinato la cessazione di tale comportamento ripristinando il diritto della Fiom Cgil di Brescia a ricevere le quote tessere dei propri iscritti. Inoltre, i lavoratori andranno informati dall’azienda della decisione assunta dal Tribunale.
La Fiom Cgil, in una nota, ha espresso soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Brescia che «ripristina un diritto fondamentale che riguarda la scelta dei lavoratori di iscriversi ad un sindacato e che questa iscrizione sia riconosciuta dalle aziende con il conseguente versamento delle quote tessere al sindacato scelto dal lavoratore».

 

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