Minori e abusi, alleanza tribunale-Asl

Nei casi di abusi sessuali tra minorenni, un consulente psicologo dell'Area Tutela Minori verrà messo a disposizione dall'Azienda sanitaria locale.

(p.f.) Non hanno rispetto della libertà personale: questo il carattere che lega i minori che compiono abusi sessuali su altri minori. Un fenomeno che nella provincia di Brescia si è stabilizzato.
Secondo i dati della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, nel 2012, nell’area di competenza del distretto si sono registrati una sessantina di casi (una ventina nel bresciano), numeri stabili rispetto agli anni precedenti. Le indagini richiedono però l’esigenza di sentire i responsabili e anche le vittime, e, quando si tratta di interrogare minori, la Convenzione europea di Lanzarote  impone la presenza di esperti psicologi. “Come avviene spesso in Italia”, ha sottolineato il procuratore della Repubblica Emma Avezzù, “una legge che doveva essere a costo zero ci ha messo di fronte alla necessità di nominare un consulente che doveva, giustamente, essere retribuito”.
Per ovviare all’inconveniente, Asl e Procura hanno siglato una convezione triennale, con cui l’Azienda Sanitaria mette a disposizione i suoi dipendenti psicologici dell’Area Tutela Minori che potranno, di volta in volta, aiutare il Pm e gli appartenenti alla polizia giudiziaria. “Questa convenzione”, ha proseguito Avezzù, “ci consente di poter adempiere all’obbligo imposto dalla legge utilizzando la grande professionalità maturata dagli psicologi dell’Asl”. Professionisti che hanno maturato un’ampia esperienza. “Disponiamo di un pool di psicologi”, ha sottolineato il direttore Asl Carmelo Scarcella, “che hanno maturato notevole competenza in gestione di casi complessi, in cui il minore si trova nella condizione di  essere vittima o responsabile di un’azione criminosa”. Una collaborazione, quella con l’autorità giudiziaria, che ha solide basi.
Nel corso del 2012, i ragazzi in carico ai nuclei di tutela minori dell’Asl di Brescia erano 2786 per quanto riguarda richieste o decreti del tribunale minori civili, 177 per richieste o decreti penali del Tribunale dei minorenni, e 50 per decreti amministrativi. “Numeri importanti che descrivono un impegno rilevante da parte delle nostre strutture. Inoltre, l’Asl, attraverso i consultori prende in carico nuclei famigliari che vivono in condizioni problematiche che possono riprodurre ricadute sui minori. La nostra attività a favore dei minori si estende, dunque, oltre, intercettando situazioni di disagio che potrebbero sfociare nel tempo in situazioni più complesse come la commissione di reati”. Nel 2012 sono stati 3.447 i minori seguiti dai nuclei di tutela dei minori, 83 in più del 2011.
“Ci sono tre componenti”, ha concluso Scarcella, “che vanno considerate quando si affronta il tema di reati commessi da minori: componenti individuali, componente famigliare e contesto sociale di vita. Si tratta di un’analisi molto complessa, in cui intervengono fattori diversi, che vengono affrontati nell’azienda da servizi consultoriali ma anche da chi si occupa di tossicodipendenza. Stiamo investendo molto, inoltre, in termini di  prevenzione riguardo al consumo di sostanze stupefacenti e alcol, che sono tra le cause che spingono a produrre azioni fuori dalla legalità”.

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