Lo scippatore seriale chiede di patteggiare

L'uomo, un 27enne residente a Calcinato, deve rispondere di 14 colpi messi a segno nel Basso Garda a danni di persone anziane e anche di turisti.

(red.) Era andato a segno ben 14 volte e nella sua abitazione di Calcinato i carabinieri avevano rinvenuto parte della refurtiva, borsette da donna, un’ottantina di telefoni cellulari e macchine fotografiche, che lo scippatore seriale aveva conservato.
Ora il 27enne, Francesco Troia, palermitano d’origine ma residente nel Bresciano, è chiamato a rispondere di quella serie di scippi commessi sulle strade del basso Garda, tra Sirmione e Padenghe. Tra le vittime anche turisti tedeschi, ma soprattutto persone anziane.
Troia agiva al mattino o nel primo pomeriggio, specialmente nei mercati rionali o settimanali, colpiva rapidamente in sella a una moto o a un motorino (rubati anch’essi), sotto la copertura di un casco scuro.
Talvolta lo scippo aveva procurato la caduta e il conseguente ferimento delle vittime che avevano dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Determinante per inchiodare l’uomo è stata la conferma avuta dalle immagini di videosorveglianza di una stazione di servizio dove l’uomo faceva rifornimento prima e dopo i colpi.
Si stima che gli scippi messi a segno gli avrebbero fruttato circa 50mila euro. L’uomo, accusato di furto aggravato continuato e di ricettazione, comparirà davanti al giudice il prossimo 14 dicembre. Assistito dal legale Patrizia Scalvi, il 27enne ha chiesto di patteggiare la pena e gli arresti domiciliari.
Mercoledì mattina, in tribunale, si sono presentati anche due turisti tedeschi vittima dei furti. Convinti di potersi costituire parte civile, sono dovuti rientrare in patria a seguito della formulazione della richiesta di patteggiamento che vanifica questa possibilità.

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