Storia Asm e Aem e dissenso Vitale

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    Le parole di Berlusconi, Formigoni, Bersani, D'Ascenzi, Scuri, Morese…


    Ed ecco la sintesi di alcuni commenti extra bresciani alla fusione tra Asm e Aem. Sono quasi tutti positivi, anche se qualche punzecchiatura si può leggere qua e là tra le righe.

    Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: "L’accordo fa nascere in Italia il più importante gruppo operante nel ciclo integrato del trattamento dei rifiuti. La nuova società diventa la seconda azienda elettrica nazionale e il terzo gestore del gas. L'aggregazione tra i due gruppi si fonda su importanti motivazioni strategiche e industriali. Tale operazione porterà Milano e la Lombardia alla creazione di un nuovo operatore leader in Italia nel settore delle utilities, con una dimensione di assoluta rilevanza anche a livello europeo, in grado di valorizzare al meglio le proprie competenze distintive e le proprie dimensioni in tutti i business di riferimento. Mi complimento con il sindaco Letizia Moratti, per aver portato a termine, con il sindaco Paolo Corsini, un’operazione di straordinaria importanza, a conferma delle grandi opportunità di collaborazione che esistono a livello territoriale".
    Roberto Formigoni, governatore della Lombardia: "Un’ottima operazione che farà bene al sistema Italia e al sistema Lombardia. Va nella direzione giusta che abbiamo sempre auspicato, quella di creare delle sinergie tra imprese di per sè già competitive che, mettendosi insieme, diventano ancora più forti per se stesse, per i cittadini e per il sistema Paese".
    Giuliano Zuccoli, presidente di Aem: "In un mondo in grande movimento, credo che questa intesa possa essere un punto di riferimento per fare operazioni analoghe. E' molto probabile un incremento dei lavoratori in quanto c'e' potenzialità per crescere e quindi creare grande spazio per l'occupazione".
    Letizia Moratti, sindaco di Milano: "Nasce il primo polo integrato nazionale del ciclo integrato dei rifiuti, la seconda azienda elettrica del Paese e il terzo gestore del gas. Il nostro sarà un polo che affronterà il tema dei rifiuti senza considerarlo mai un’emergenza e che nasce in un momento in cui il mercato si liberalizza e, al tempo stesso, vede un aumento della competitività e una riduzione dei margini”.
    Pierluigi Bersani, ministro per lo Sviluppo economico: "Una soluzione di questo genere è nella ispirazione dei contenuti della legge di riforma elettrica di sette-otto anni fa, che dava occasione alle municipalizzate di fare massa critica e offrire servizi migliori ai cittadini. Alla buon'ora, questo è un messaggio per tutti i sistemi municipalizzati. Possibile che per fare una delle più grandi banche del mondo ci vuole un mese e mezzo e per mettere insieme due municipalizzate ci vogliono anni e anni? In ogni caso, complimenti a chi l'ha fatto". 
    Linda Lanzillotta, ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali: "E' un esempio di consolidamento che andrebbe seguito in altre parti d’Italia. Solo così le aziende locali potranno raggiungere standard adeguati di efficienza e di competitività che consentano loro di competere in mercati aperti e fortemente concorrenziali".
    Mauro D'Ascenzi, presidente aggiunto di Federutility: "La fusione tra Aem ed Asm rappresenta un evento importante per il nostro Paese ed un modello fondamentale per tutte le utilities italiane. Un esempio che deve esser seguito anche dalle piccole e medie imprese. Sono proprio queste che ne hanno maggior bisogno ma che spesso non hanno la forza sufficiente a portare a termine queste operazioni. E’ fondamentale che accanto ad operatori di dimensione nazionale ed europea, si sviluppino ulteriori aggregazioni su scala minore, tra aziende di piccole e medie dimensioni. Affinchè questo avvenga occorre un quadro normativo stabile ed affidabile. E' anche di questo che si deve tener conto nella discussione attuale sul Ddl Lanzillotta e sul decreto Bersani, quando si parla di riorganizzazione dei servizi pubblici locali”.
    Fabrizio Scuri, amministratore delegato di Linea Group Holding: "Vogliamo complimentarci per questo accordo di aggregazione tra i due principali player lombardi. Il progetto di Aem-Asm conferma quella che è da tempo anche la nostra visione strategica: la necessità di superare le logiche di campanile e unire le forze per dare vita a soggetti industriali capaci di offrire servizi pubblici di qualità e a prezzi competitivi e occasioni di sviluppo per i territori. In quest'ottica è nata anche Linea Group Holding, che ha aggregato le principali multitutility del sud Lombardia".
    Raffaele Morese, presidente di Confservizi: Le fusioni sono la "strada maestra" per soddisfare le esigenze dei cittadini. La fusione delle multiutility lombarde Aem e Asm va accolta come una buona notizia, perchè le esigenze di efficienza, robustezza patrimoniale e buona governance hanno spinto all'aggregazione più che la politica". Questa è la strada maestra: aggregare per soddisfare meglio le aspettative dei cittadini. Il paese può contare su un soggetto industriale significativo in un settore di grande importanza per lo sviluppo".
    Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl: "E' una notizia positiva, anche in vista della liberalizzazione del mercato elettrico dal primo luglio. Ora sarà importante conoscere le strategie, la governance, il piano industriale e occupazionale del nuovo gruppo".
    Giorgio Pozzi, presidente della municipalizzata Acsm Como: "Mi complimento innanzitutto con Giuliano Zuccoli e Renzo Capra che hanno brillantemente coronato un'operazione positiva per la regione e il Paese", ha detto Pozzi, riferendosi all'annuncio del progetto di fusione fra Aem e Asm Brescia. In un settore fortemente competitivo la crescita passa del resto proprio per le aggregazioni. La stessa strada che in tempi recenti ha intrapreso Acsm, recitando un ruolo da co-protagonista e non subalterno al tavolo delle alleanze. Non commento l'ipotesi che la nostra società possa essere inglobata dal nuovo polo lombardo dell'energia, anzi Acsm vuole esercitare un ruolo da protagonista nel settore. Tuttora la multiutility di Como, anche grazie all'ulteriore sviluppo del partner Aem, conta di esercitare una buona capacità di attrazione rispetto ad altre realtà medio e piccole del Paese".
    Alfio Nicotra, segretario regionale lombardo di Rifondazione Comunista: “Impossibile nasconderci dietro un dito. La fusione Aem-Asm rafforza il potere del mercato e delle cabale finanziario-borsistiche su servizi essenziali di pubblica utilità in Lombardia, dall’energia alla raccolta rifiuti. Parallelamente, si indebolisce il legame di interessi e di controllo tra le ex municipalizzate e il territorio, ossia con i cittadini destinatari del servizio e con le amministrazioni locali. Questioni come questa, che riguardano beni pubblici così consistenti, sono troppo rilevanti per essere decise nel chiuso dei Cda e dei patti tra sindaci, ma dovrebbero essere pubblicamente discusse e sottoposte a consultazione popolare. Significativamente sui giornali qualcuno si vanta di aver costruito una società che saprà agire da predatore tra altri predatori, su un mercato deterritorializzato e indifferenziato. L’esperienza di anni di privatizzazioni, sfacciate o striscianti, fa temere fortemente che i primi predati saranno i cittadini, in particolare i lavoratori e i ceti più deboli. Già si prepara il terreno ai prossimi “inevitabili” aumenti tariffari, o addirittura li si annuncia apertamente per attribuirli allo Stato come ha fatto per la raccolta rifiuti, con la solita interessata disinvoltura, la sindaco Moratti”.

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