Colpo di scena: slitta il consiglio

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Il cda della multiutility bresciana è stato rinviato per chiarire gli ultimi dubbi.


(red.) A sorpresa, ma neppure tanto, il consiglio d'amministrazione di Asm che doveva riunirsi questa mattina per dare il via libera finale alla fusione con Aem Milano, è saltato. Forse si svolgerà domani, domenica, oppure addirittura lunedì. Dipende da come andranno le trattative in corso in queste ore tra l'assessore del comune di Brescia con delega alle società controllate, Luigi Morgano, e il direttore generale della municipalità di Milano, l'ex segretario del Pci bresciano Giampiero Borghini.
I dubbi sono quelli che i lettori di quiBrescia.it conoscono bene (leggi l'articolo): il concambio di 1,6 azioni di Aem per ogni titolo Asm appare basso ai bresciani, che hanno anche molte riserve sull'efficienza della cosiddetta governance duale con un consiglio di gestione con troppe poltrone e guidato dal milanese Giuliano Zuccoli.
Nel frattempo il consiglio d'amministrazione di Aem ha dato mandato ai propri advisor di a
pprofondire gli ultimi dubbi arrivati da Brescia.  Per Aem gli advisor sono Jp Morgan, Citigroup e Mediobanca, per Asm, invece, Intesa Sanpaolo e Merrill Lynch. A questi si devono aggiungere le banche d'affari che seguono direttamente i due comuni: Credit Suisse per il municipio di Brescia, Capitalia e alcuni consulenti, come Arnaldo Borghesi e Livolsi&Partners, per quello di Milano.
Gli interrogativi sono ancora tanti, nonostante i dieci mesi di trattative. Tanto più che – secondo indiscrezioni non confermate – pare che i milanesi abbiano chiesto ai bresciani un impegno formale affinché il famoso dividendo straordinario (leggi l'utlimo articolo), che verrà erogato da Asm ai propri soci prima della fusione, venga usato (per la parte assegnata a Palazzo Loggia: il 69,24%) per coprire una fetta consistente di quel prestito obbligazionario convertibile in azioni Aem a suo tempo emesso dal comune di Milano e che oggi sotto la madonnina non ci sono i soldi per rimborsare.

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