Fotografia bresciana, racconto per immagini nel secondo volume

Il secondo volume di “fotografia bresciana” vede protagonisti 12 autori, che hanno esposto i loro lavori negli spazi all’interno di Macof tra il 2020 e il 2021.

Brescia. “Fotografia bresciana” è uno spazio all’interno della mostra permanente del Ma.Co.f, interamente dedicato agli autori bresciani.
Un contenitore per offrire possibilità espositive alle nuove generazioni ma anche per presentare le radici della fotografia bresciana, nel quale la storia, il moderno e il contemporaneo dialogano tra di loro.
Lo spirito del Comitato scientifico composto da Paolo Clerici, Renato Corsini, Albano Morandi, Beppe Vigasio e Carolina Zani, è quello di proporre una visione il più ampia possibile del diverso modo di fare e di interpretare questa nuova forma espressiva in tutte le sue declinazioni e ricerche legate ai contenuti e alle tecniche impiegate.

libro fotografia bresciana 2

Un racconto per immagini con i protagonisti di cui Brescia sente la necessità di fare il punto su un fenomeno, quello fotografico, che la tecnologia digitale sta rendendo sempre più esteso e praticato.
Il secondo volume di “fotografia bresciana” vede protagonisti 12 autori, che hanno esposto i loro lavori negli spazi all’interno di Macof tra il 2020 e il 2021.
Il catalogo è acquistabile presso il Centro della fotografia al prezzo di 15 euro.
Il museo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 19.

libro fotografia bresciana 2

«Nonostante questi ultimi due anni siano stati pesantemente condizionati dalla pandemia che ha colpito il paese e la nostra città in modo particolare, la creatività, la necessità di  produrre cultura e il desiderio di frequentare il mondo dell’arte, non si sono fermati nello spirito dei bresciani. Anzi, sono stati spesso interpretati come rifugio a un periodo difficile della nostra vita sociale» commenta Laura Castelletti, Vicesindaco e Assessore alla cultura Comune di Brescia. «Quando le restrizioni, i distanziamenti e le prescrizioni hanno reso fruibili gli spazi della cultura, i nostri concittadini hanno saputo apprezzare quanto veniva loro proposto. Il Ma.Co.f, situato negli spazi di MO.CA.  nel palazzo Martinengo Colleoni di Via moretto, con l’iniziativa “fotografia bresciana” ne è stato un esempio significativo, tracciando un percorso che ci auguriamo possa continuare ed arricchire la conoscenza delle nostre potenzialità».

libro fotografia bresciana 2

«Un istituto bancario non vuole e non deve essere semplice erogatore di servizi finanziari, ma è tenuto a dimostrare la propria presenza sul territorio anche promuovendo e sostenendo iniziative culturali ed artistiche». Lo afferma Tonino Fornari, Direttore Generale di Banca Valsabbina. «Ecco alcune delle ragioni per cui Banca Valsabbina continua a fornire il proprio contributo alle attività che il  Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana – promuove nell’ambito bresciano. L’iniziativa “fotografia bresciana”, di cui questa seconda edizione è giusta testimonianza , è un altro tassello di quel grande puzzle che la nostra Banca intende proporre alla cittadinanza ; un significativo modello da seguire anche nella prospettiva del 2023, che vedrà Brescia “Capitale della cultura italiana” insieme alla vicina Bergamo, città in cui Banca Valsabbina è presente dal 2017».

«Ammesso che fosse ancora sentita la necessità di ribadire l’importanza della fotografia nella nostra vita culturale, questa seconda edizione di “ fotografia bresciana” elimina ogni sorta di dubbio- commenta Renato Corsini, Direttore Artistico Ma.Co.f.- Aumentare il numero dei protagonisti di questo fermento creativo significa raccontare in modo ancora più completo la loro incidenza su un territorio sempre più vasto. Altri 13 autori si aggiungono a quelli della precedente iniziativa e altrettante testimonianze visive e cartacee vengono messe a disposizione del lettore. Seguendo le scelte del comitato scientifico che si prefigge di dar spazio alle forme più diverse di intendere ed interpretare il mondo dell’immagine, il catalogo contiene i lavori degli autori che hanno esposto, nel 2020  e 2021, nelle sale del Ma.Co.f, le loro opere , riempiendo gli spazi all’interno del percorso della “permanente” e offrendo ai visitatori la possibilità di un confronto ricco di suggestioni».

 

 

 

 

 

 

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.