Fai – Futuro all’Impresa presenta il progetto per il rilancio di Fidia spa

(red.) Nell’ambito della procedura concorsuale che coinvolge Fidia S.p.A. – società torinese quotata sul segmento MTA di Borsa Italiana, leader nella tecnologia del controllo numerico e dei sistemi integrati per il calcolo, la scansione e la fresatura di forme complesse – FAI Futuro all’Impresa, società di advisory finanziaria, ha presentato al Consiglio di Amministrazione di Fidia una proposta irrevocabile di investimento in Fidia; il board di Fidia ha depositato presso il Tribunale di Ivrea un’istanza di concordato preventivo.
Forte della propria esperienza e dell’alto grado di specializzazione in operazioni di M&A e restructuring, FAI si propone come partner strategico di Fidia S.p.A. attraverso un piano di ristrutturazione finanziaria e rilancio che vedrà il supporto di Negma Group, società di investimento specializzata in strumenti ibridi di debito ed equity.

 

A condizione del buon esito della procedura di concordato preventivo, ovvero all’emissione del provvedimento di omologa da parte del Tribunale di Ivrea, l’operazione finanziaria alla base del Piano e della Proposta Concordataria prevede:

• la costituzione di una nuova società veicolo, che vedrà Negma, FAI e Giuseppe Morfino, Presidente e Amministratore Delegato di Fidia, rispettivamente al 55% al 25% e al 20% del Capitale);

• l’emissione da parte di Fidia, successivamente all’emissione del provvedimento di omologa, di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant per un controvalore complessivo massimo di Euro 10 milioni che verrà interamente sottoscritto da Negma;

• la delibera da parte di Fidia, sempre dopo l’omologa, di un aumento di capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione, pari ad Euro 14 milioni, da sottoscriversi come segue: Euro 2 milioni versati immediatamente in denaro dalla società veicolo; Euro 10 milioni destinati alla conversione del prestito obbligazionario sottoscritto da Negma; la restante porzione, sino ad un ammontare complessivo massimo di Euro 2 milioni, a servizio dei warrant incorporati nelle obbligazioni;

• all’esito dell’Operazione, la liquidazione della società veicolo con contestuale assegnazione ai propri soci delle azioni detenute nel capitale sociale di Fidia, in misura proporzionale alle rispettive partecipazioni detenute da ciascuno.

 

Il progetto prevede, infine, che il 50% delle azioni Fidia S.p.A., di proprietà di Giuseppe Morfino dopo lo scioglimento della società veicolo, sia messa e disposizione di una determinata categoria di fornitori dell’azienda, nelle modalità e nei termini previsti nei documenti allegati al Piano e alla Proposta Concordataria.
Il Piano con l’analitica descrizione delle tempistiche e delle modalità dell’adempimento della Proposta Concordataria è stato presentato secondo quanto previsto dalla legge.
FAI – Futuro all’Impresa ha studiato quest’operazione attraverso un distintivo approccio industriale, che deriva dalla profonda conoscenza dell’azienda e del settore e, al contempo, dall’expertise di FAI nella raccolta di risorse destinate allo sviluppo industriale e nella gestione di strumenti finanziari e operazioni di ristrutturazione complesse.
Futuro all’Impresa ha infatti una consolidata esperienza nell’affiancare realtà industriali di valore del tessuto economico italiano che, trovandosi in momenti di difficoltà congiunturale o finanziaria, necessitano di partner e risorse per aprire una nuova fase di rilancio imprenditoriale.
Luigi Maniglio, senior partner FAI responsabile dell’area restructuring: “Il piano industriale e finanziario che abbiamo studiato per Fidia è volto a far emergere il potenziale di crescita di un’azienda che ha rappresentato un’eccellenza non solo nel proprio settore e nel proprio territorio, ma per tutto il tessuto industriale italiano”.  “Sono molte le aziende di grande valore industriale che vivono un momento contingente di difficoltà finanziaria e che necessitano, per preservare la propria realtà e aprirsi un nuovo percorso di crescita di partner strategici che sappiano mettere a disposizione non solo risorse economiche ma anche esperienza, professionalità e conoscenza del business – prosegue Luigi Maniglio – Ora gli imprenditori hanno necessità di creare futuro, una parola che è nel nostro DNA, che è la nostra missione: supportare e valorizzare aziende che vogliono costruirsi un futuro attraverso giusti piani finanziari e di restructuring”.
Gli investitori FAI e Negma sono stati assistiti dallo studio Doria STA, con un team composto dal partner Guido Doria, coadiuvato dal junior partner Giovanni Cuter e dall’associate Elisa Cocchi (per i profili restructuring) e da GOP con un team composto dal partner Gabriele Ramponi e dalla senior associate Olympia Foà (per i profili corporate/m&a) nonché dal partner Mariasole Conticelli e dall’associate Giacomo Bizzozzero (per gli aspetti regolamentari). Infine, i profili regolamentari relativi al POC sono stati seguiti dallo studio legale DWF con l’Of Counsel Roberto Culicchi.

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