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Fino al 24 luglio in Santa Giulia “Weston Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi”

31/03 » 24/07/22

: - Inizio ore 10 - Fine ore 24

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(red.) Dal 31 marzo al 24 luglio, il Museo di Santa Giulia a Brescia ospita la mostra “WESTON. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi”, uno degli appuntamenti più attesi della stagione fotografica italiana e fiore all’occhiello del programma della quinta edizione del Brescia Photo Festival, iniziativa promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana che quest’anno verterà sul tema Le forme del ritratto.
L’esposizione, curata da Filippo Maggia, prodotta dalla Fondazione Brescia Musei e da Skira e progettata in stretta sinergia con la famiglia Weston, riunisce, per la prima volta, le fotografie di Edward Weston, dei figli Brett e Cole, e della nipote Cara.

“La disponibilità offerta dalla famiglia Weston”, afferma Filippo Maggia “nel costruire questa mostra si è rivelata un valore aggiunto unico e fondamentale per avere una selezione di opere preziosa e completa, di veri capolavori del padre Edward, un genio assoluto della fotografia, e di opere significative dei figli Brett e Cole che di fatto scopriamo solo ora in Italia, come la nipote Cara ancora in attività”.
Il percorso, allestito al Museo di Santa Giulia, presenta 80 opere dei quattro fotografi, 40 del solo Edward, tra cui i maggiori capolavori: dai ritratti plastici ai nudi che esaltano forme e volumi, dalle dune di sabbia agli oggetti trasformati in sculture, sino ai celebri vegetable – peperoni, carciofi, cavoli – e le conchiglie riprese in primissimo piano.

Spesso direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la fotografia di Edward Weston è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle forme compositive come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.
La ricerca di Brett Weston ridefinisce la rappresentazione della natura, dalla grande veduta al primo piano, in chiave astrattista; il fotografo sovente opera per sottrazione, isolando pochi elementi che graficamente, come fossero disegnati a matita sul foglio, animano e giustificano i vuoti.
L’indagine formale di Cole Weston, fatta eccezione per la serie dei Landscape, si caratterizza per la fisicità dell’immagine, al punto che sembra di poter toccare gli elementi naturali che la compongono. Accompagna l’esposizione il catalogo Skira.

 

 

 

 

 

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