SoSalp Adamello Edolo

SOSAlp ad Edolo: i risultati del progetto pilota del Parco dell’Adamello

28/09/22

: - Inizio ore 9,30 - Fine ore 12,30

Attenzione l'evento è già trascorso

Edolo. Volge alle battute finali SOSalp, il progetto pilota del Parco dell’Adamello finanziato da Regione Lombardia che nel biennio 2020-2021, rallentato come altre iniziative dal Covid, ha portato in tre malghe dell’area di Crocedomini un pool di ricercatori, tecnici ed esperti per studiare le abitudini alimentari degli animali al pascolo in siti Rete Natura 2000 del Parco dell’Adamello.

Mercoledì 28 settembre, dalle 9.30 alle 12.30, presso l’Aula Cevedale dell’Università della Montagna di Edolo (Brescia), ma anche online, iscrivendosi qui: https://bit.ly/Convegno_SOSALP), si svolgerà il Convegno Finale in cui si tireranno le somme del progetto e saranno indicate le buone pratiche da seguire al fine di nutrire gli animali nella maniera ottimale e al contempo tutelare la biodiversità del territorio e valorizzarne le produzioni agroalimentari. Non solo: sarà presentata anche la best practice di una progettualità similare messa in atto nel sud della Svizzera, con la possibilità di un confronto fra i due territori e di individuare linee guida comuni.
Alcuni dei relatori faranno il loro intervento in presenza, altri da remoto e, allo stesso modo, il convegno potrà essere seguito sia presso l’Aula Cevedale dell’Unimont di Edolo che online, previa iscrizione.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA: alle 9,30 inizio dei lavori con i saluti istituzionali di Anna Giorgi dell’ Università degli Studi di Milano, Responsabile del Polo Unimont – Presidente dei Corsi di Laurea triennale e magistrale in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano e di Alessandro Bonomelli, Presidente della Comunità Montana di Valle Camonica.
A seguire gli interventi di Bruno Cerabolini – Università degli Studi dell’Insubria, Caratterizzazione e cartografia dei pascoli e degli habitat; Alberto Tamburini – Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, produzione, territorio ed energia, Realizzazione zootecnica e caratterizzazione foraggera dei pascoli; Ernesto Beretta – Università degli Studi di Milano, Dipartimento DIVAS – Medicina Veterinaria e Scienze Animali, Monitoraggio degli animali al pascolo; Michele Dalle Fratte – Università degli Studi dell’Insubria, Buone pratiche e conclusioni; Dott. Pier Francesco Alberto – Produzione vegetale e ambiente AGRIDEA (CH), “praTiva”, valorizzazione di prati e pascoli a sud delle Alpi, uno strumento e un esempio per l’analisi e la gestione dei pascoli.
Gli interventi saranno moderati da Guido Calvi, responsabile del servizio Parco Adamello e tutela ambientale della Comunità Montana di Valle Camonica.

SOSALP è un progetto pilota del Parco dell’Adamello di durata biennale, finanziato da Regione Lombardia a valere sull’Operazione 1.2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione” nell’ambito del più vasto “Progetto integrato d’area per lo sviluppo della bassa Valle Camonica” presentato dal capofila Cissva Agricola Soc.Coop nell’ambito del FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Misura 16, Operazione 16.10.02 – Progetti integrati d’area.
La Comunità Montana di Valle Camonica è l’Ente gestore del Parco Regionale e Naturale dell’Adamello. In aderenza ai principi dello Statuto d’Autonomia della Lombardia ha per fine essenziale la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo delle zone montane, anche attraverso lo studio, la conoscenza, l’approfondimento delle problematiche generali e specifiche del territorio.

All’interno del Parco dell’Adamello una delle attività umane più rappresentate in termini di diffusione ed uso delle superfici è ancora oggi la zootecnia alpina, condotta secondo usi e forme che affondano le radici nella tradizione locale e che formano l’identità del territorio. Contemporaneamente, l’esperienza pluriennale nello studio e nella gestione del Parco dell’Adamello hanno mostrato l’eccezionale valore naturalistico e i tesori di natura e paesaggio che le nostre montagne custodiscono, tesori che si vogliono conservare per il futuro.

Si tratta evidentemente di lavorare ed aprire ad una visione integrata dell’allevamento in montagna alleato dell’ambiente naturale, visione che richiede un livello di consapevolezza e conoscenza del patrimonio naturale e della sua gestione che deve essere sostenuta. Da questo punto di vista, il lavoro condotto all’interno del Parco dell’Adamello nell’ambito del progetto SOSalp, grazie anche ai fondi di cui al Programma di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia, rappresenta una prima tessera di conoscenza e sperimentazione di questo tipo di visione.

Nel corso del 2020 e del 2021 il Parco dell’Adamello ha sviluppato SOSALP, un progetto pilota che, attraverso prove pratiche in malga e analisi dei dati rilevati, ha permesso a un pool di ricercatori che coinvolge due Dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano e l’Università degli Studi dell’Insubria di incontrare il mondo dell’allevamento alpino e di lavorarci a stretto contatto.
Nella fattispecie tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione di tre malghe di proprietà del Comune di Breno e dei loro gestori: le malghe Blumone di sotto, Cadino Dossi-Camprasso e Gavero, tutte concentrate nei pascoli di Croce Domini, tra le aree a più alta concentrazione e varietà di specie erbacee e fiori di tutta la Lombardia e dell’arco alpino, e per questo cardine del sistema di conservazione della biodiversità Rete Natura 2000.

Nelle due estati in malga del progetto i ricercatori del gruppo di lavoro hanno approfondito la conoscenza di cosa mangiano (e cercano) le vacche al pascolo e di come si muovono negli alpeggi, al fine di migliorarne la dieta e al contempo tutelare e conservare in buono stato le praterie alpine tanto ricche di biodiversità, per definire – insieme agli allevatori – un protocollo di buone pratiche da incentivare, un protocollo che sia replicabile in altri pascoli con le stesse caratteristiche. Tra gli strumenti messi in campo anche un innovativo sistema GPS satellitare in grado di monitorare, a volte persino in tempo reale, il posizionamento e gli spostamenti delle bovine in alpeggio.

 

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