siccità agricoltura

“Siccità e crisi idrica. Quali opzioni per il futuro?” se ne parla alla Festa della Radio

18/08/22

: - Inizio ore 19,30

Attenzione l'evento è già trascorso

Brescia. Giovedì 18 agosto alle ore 19.30 nello Spazio Dibattiti della XXX Festa di Radio Onda d’Urto (via Serenissima a Brescia, fermata Metro Sant’Eufemia-Buffalora) è in programma l’incontro dal titolo “Siccità e crisi idrica. Quali opzioni per il futuro?”.
Intervengono: Alice Pomiato, Green content creator & formatrice, conosciuta come influencer della sostenibilità sulle varie piattaforme social con il nickname @aliceful; Maurizio Gritta, agricoltore della Cooperativa biologica Iris; Roberto Saleri, associazione AlterNative; Alessandro
Scattolo, Tavolo Ambiente Garda.
L’Italia, come gran parte dell’Europa centro-meridionale, sta soffrendo da mesi un connubio inedito di siccità e caldo estremi con gravi ripercussioni negative a diversi livelli su ecosistemi naturali, ghiacciai alpini, agricoltura, produzione idroelettrica, benessere umano e animale, e al contempo favorisce la propagazione di numerosi e vasti incendi boschivi oltre ad eventi estremi simili come alluvioni, bombe d’acqua e altro. Anomalia climatica che, iniziata a dicembre 2021, ha caratterizzato tutto l’inverno, protraendosi poi nella primavera 2022 solo con temporanei e modesti sollievi da parte di alcuni episodi piovosi diffusi giunti sul Nord Italia tra fine aprile e inizio maggio, infine si è ulteriormente intensificata con l’instaurarsi di condizioni precocemente estive fin da metà maggio. E che vede ora fenomeni estremi di pioggia e vento che servono ben poco al bilancio idrico.
A livello nazionale stiamo assistendo a una siccità senza precedenti. Secondo le analisi del Cnr-Isac di Bologna, la quantità d’acqua cumulata a livello nazionale dal 1° gennaio al 31 luglio è inferiore del 47% alla media del trentennio di riferimento 1991-2020 (-52% al Settentrione), e per ora il 2022 – relativamente ai primi sette mesi – risulta l’anno più secco nella serie storica italiana con inizio nel 1800.Parallelamente alla scarsità di precipitazioni, la prevalenza di situazioni anticicloniche associate a risalite di masse d’aria subtropicale ha determinato anomalie calde pressoché ininterrotte e particolarmente evidenti dalla metà di maggio in poi. Il 2022 finora risulta dunque l’anno insieme più caldo e secco mai registrato in Italia.
E’ assodato che il cambiamento climatico causato dall’uomo sta amplificando l’intensità, la frequenza e la durata degli eventi di caldo estremo e sta anche esacerbando la gravità e gli impatti della siccità. Serve un cambio di paradigma. Subito.

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