concerto alzheimer

Mese Mondiale dell’Alzheimer, il concerto lirico “Musica consolatrice”

03/10/22

: - Inizio ore 20,30 - Fine ore 23

Attenzione l'evento è già trascorso

Brescia. In occasione dell’XI Mese Mondiale dell’Alzheimer, l’Associazione Alzheimer Brescia Antonia Biosa annuncia la ripresa delle attività rivolte a malati e familiari dopo il difficile periodo della pandemia.
Per l’occasione viene promossa la partecipazione al “Concerto lirico per soli, pianoforte e coro misto” con la direzione artistica di Paola Moroni, che si terrà lunedì 3 ottobre dalle 20,30 all’Auditorium San Barnaba, in Corso Magenta a Brescia.

L’Associazione, associata alla Federazione Alzheimer Italia, ha la missione di contribuire all’accettazione della malattia e di migliorare la qualità della vita dei malati e dei familiari che li accudiscono.
Per la sua ripartenza l’Associazione ha organizzato due eventi diversi ma complementari per lenire la sofferenza e per favorire il benessere psicofisico: uno ginnico, la “Camminata Metabolica”, e uno culturale musicale, il Concerto lirico.
Non a caso per Platone la Musica, insieme alla Ginnastica, era la base dell’educazione per i governatori della sua Città Ideale. Per Aristotele la Musica era una medicina per l’animo, e col canto era considerata un incantesimo che guarisce, armonia dell’universo.

L’Associazione Alzheimer ha voluto quindi intitolare il Concerto Lirico “La Musica Consolatrice” per evidenziare il potere terapeutico della Musica. Il benessere mentale che si sperimenta mentre si ascolta un brano musicale è dovuto alla capacità della melodia di attivare nel cervello le reti neurali correlate al piacere: le note innescano la produzione di endorfine, che migliorano l’umore e il rilassamento. La musica è una terapia non farmacologica molto importante in pazienti con grave deterioramento cognitivo, riuscendo ad arrivare dove non ci sono altre speranze di sollievo: è stato evidenziato che la capacità musicale è fra le ultime a subire una totale compromissione. Le aree cerebrali associate alla memoria musicale subiscono un danno minore rispetto ad altre zone associate ad altre memorie. Così anche persone col morbo di Alzheimer riescono a godere delle melodie e a trarne giovamento sia a livello cognitivo che psicologico ed emotivo. La persona con demenza è in grado di ricordare le melodie e spesso anche le parole di motivi che sono stati le colonne sonore della sua vita. Si riattivano emozioni, ricordi, desideri e linguaggi che sembravano sopiti: facilitando il riaffiorare di reminiscenze la musica si rivela una via d’accesso privilegiata al cuore dei malati.

Vuoi segnalare il tuo evento gratuitamente?

clicca qui e compila il modulo!