michele gazich

Cattolica, concerto di Gazich per i primi 50 anni di Scienze matematiche

18/05/22

: - Inizio ore 20,30

Attenzione l'evento è già trascorso

Brescia. E’ offerto alla città e a tutta la comunità universitaria della Cattolica di Brescia il concerto-evento di Michele Gazich “Argon: Matematica, fisica e alchimia della musica” che va a chiudere le celebrazioni per i 50 anni della facoltà di Scienze matematiche. L’appuntamento è fissato per mercoledì 18 maggio, alle 20.30, all’ Auditorium San Barnaba, in città.
Era il 1971, cinquant’anni dopo la fondazione avvenuta nel 1921, quando l’Università Cattolica del Sacro Cuore decise di aprire a Brescia la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali per contribuire alla formazione di una coscienza scientifica in campo matematico. Oggi nella nuova sede di Mompiano coabitano tradizione, ricerca e innovazione per fornire strumenti utili a capire una realtà sempre più complessa.

Michele Gazich, lo “scrittore di canzoni”, in tour con il suo nuovo album Argon, viene affiancato in questo tour da due collaboratori d’eccezione: Marco Lamberti alla chitarra, al bouzouki e alla seconda voce, dal 2006 sul palco con il Maestro; Giovanna Famulari, già al fianco fra gli altri di Ron, di Tosca, di Teho Teardo e di tanti altri, si unisce per la prima volta al tour di Gazich, donando le qualità del suo violoncello e della sua voce duttile.
«L’Argon, (dal greco ἀργός –όν, cioè “refrattario all’azione, pigro”), – spiega Gazich è un elemento chimico della tavola periodica, fa parte del gruppo dei gas nobili, nobili perché hanno la caratteristica di non combinarsi o combinarsi a fatica con gli altri elementi. Un tempo veniva anche detto, suggestivamente ed evocativamente, inerte e raro».

Argon, inoltre, è il titolo del primo racconto de Il sistema periodico (1975) di Primo Levi: autobiografia attraverso i 21 elementi della tavola periodica, che diventano spunto per brevi narrazioni autobiografiche.
Levi, oltre che scrittore, fu chimico. Nel racconto Argon Levi descrive i suoi antenati ebrei piemontesi, che vivevano, in un atteggiamento di dignitosa astensione, a margine della società per forza, ma anche per scelta.
«Ho esteso la metafora di Levi, per cantare anche della condizione dell’artista: spesso a margine (non serve riepilogare ciò che è avvenuto o non è avvenuto per gli artisti in questi anni di pandemia), tuttavia mai marginale. Se si escludono rari casi felici ed eclatanti, il lavoro dell’artista è lavoro segreto e negletto dalla società, perché è apparentemente inutile» spiega il cantautore. «Esso è invece fondamentale per la sopravvivenza del mondo, come l’altrettanto segreto lavoro delle api e dei lombrichi. Questo il fil rouge che lega le canzoni di Argon».
L’ingresso al concerto, che ha il patrocinio del comune di Brsecia, è libero  con prenotazione fino a esaurimento di posti all’indirizzo: eventi.brescia@unicatt.it

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