Manerbio, Bbs in rosso: presto la liquidazione

Giovedì presentato il verbale di assemblea, ma la riunione davanti al notaio è andata deserta. Preoccupazione per i 23 dipendenti che rischiano il licenziamento.

(red.) Quella di giovedì è stata una giornata importante, forse decisiva, per le sorti della Bbs, la società che gestisce le reti tecnologiche dei Comuni di Manerbio e Bassano Bresciano.
Davanti a un notaio, alle 14,30, è stato presentato il verbale di assemblea, convocata per ieri, ma andata deserta, data l’assenza dei rappresentanti dell’Amministrazione menerbiese. Presenti invece il sindaco di Bassano, Gian Paolo Seniga e il vicepresidente della Bbs Cristian Moretti.
Nei giorni scorsi, il commissario prefettizio, Gabriella Mucci, reggente del Comune di Manerbio, aveva inviato una comunicazione in cui chiedeva all’assemblea di attendere i dati del bilancio relativo alla gestione per il secondo semestre del 2012. Dalle prime indiscrezioni emergerebbe che il passivo della seconda parte dell’anno supera addirittura quello dei primi sei mesi, aspetto che potrebbe accelerare l’iter di messa in liquidazione della Bbs.
Come sottolinea Seniga, le ulteriori perdite che si stanno profilando non fanno altro che rendere più urgente la messa il liquidazione della municipalizzata. L’alternativa sarebbe, infatti, quella di un aumento di capitale da parte della società, ovvero i Comuni, ma ciò non è fattibile.
Entro la prossima settimana è prevista la convocazione di una nuova seduta assembleare, nella quale si darà mandato al revisore dei conti di procedere con la messa in liquidazione della società. Un iter analogo potrebbe coinvolgere anche Acm (azienda comunale di Manerbio), il cui futuro appare appeso a un filo.
Nel frattempo cresce la preoccupazione dei 23 dipendenti (11 per Bbs e 12 per Acm) che rischiano il licenziamento.

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