Edison, fissato nuovo vertice Romani-Proglio

Edf, A2A e Delmi hanno concordato la proroga al 31 ottobre dei patti parasociali relativi a Edison e Transalpina di Energia (TdE). Da valutare anche il "lodo Zuccoli".

(red.) Stretta sul riassetto di Edison con un nuovo vertice il 23 settembre tra il numero uno di Edf Henri Proglio e il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani.
Dopo il faccia a faccia dello scorso 5 settembre, che era servito a decidere il rinvio al 31 ottobre del patto tra Edf e i soci italiani riuniti in Delmi per il controllo del gruppo di Foro Buonaparte, il manager francese e il ministro si sono dati un nuovo appuntamento venerdì prossimo.
Il giorno prima, il 22, tornerà a riunirsi il consiglio di sorveglianza di A2a per esaminare l’eventuale proposta da sottoporre ai francesi.
E’ quanto emerso dal Cds della utility, capofila degli azionisti italiani di Edison, che si è tenuto nel pomeriggio di giovedì a Brescia per dare il via libera ufficiale alla proroga a fine ottobre dei patti che scadevano lo stesso giorno, secondo quanto stabilito nel primo incontro tra Proglio e Romani.
La riunione, convocata per le 14,30, si è prolungata sin dopo le ore 18 in attesa dell’ok al rinvio da Parigi, arrivato solo intorno alle ore 17.
A2a, è stato spiegato, andrà avanti nelle trattative sulla base degli accordi raggiunti a marzo e poi fermati dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, preoccupato dell’avanzata delle aziende transalpine in quelle della Penisola. Il Consiglio di Sorveglianza infatti ”ha riconfermato la validità dei propri indirizzi sul dossier Edison” e il mandato al presidente Graziano Tarantini e al vicepresidente Rosario Bifulco di seguire l’evoluzione del negoziato.
Romani e Zuccoli stanno tuttavia lavorando per una nuova proposta (il cosiddetto Lodo Zuccoli) che ruota intorno al mantenimento in mani italiane di Edipower, controllata da Edison al 50% e partecipata al 20% da A2a, al 20% da Alpiq e al 10% da Iren.
Gli accordi della scorsa primavera prevedevano invece lo spacchettamento di Edipower distribuzione delle nove centrali della società pro quota a Edison e agli azionisti italiani.
Interesse per partecipare alla cordata italiana è stato espresso dalla romana Acea mentre Romani ha auspicato un intervento di Intesa Sanpaolo. Ma la banca finora, anche per bocca del suo consigliere delegato Corrado Passera che ha negato di avere sul tavolo un’ipotesi di cordata italiana, ha preferito non esporsi nella partita.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.