Banca Valsabbina, al 30 giugno utile lordo di 25,3 milioni

Aumenta del 2,6% la raccolta diretta che si è attestata a 4.615 milioni di euro. Il margine d'interesse (+33%) tocca i 63 milioni. L'azienda di credito ha 42.704 soci, 777 dipendenti e 70 filiali.

Brescia. Il consiglio di amministrazione di Banca Valsabbina ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2022. I risultati semestrali – informa una nota della società – evidenziano un utile lordo ante imposte di € 25,3 milioni in linea con il risultato lordo del 30 giugno 2021 (€ 25,4 milioni), il quale ha però beneficiato della plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in “Cedacri SpA”, che ha goduto di una tassazione favorevole (€ 7,5 milioni netti a fronte di € 8,1 milioni lordi). Le risultanze economiche scontano inoltre, anche per effetto dell’attuale scenario, maggiori accantonamenti prudenziali, che portano a un risultato netto semestrale di € 18,2 milioni (ex € 21,5 milioni nel I° semestre ’21 ed € 17,7 milioni nel II° semestre ‘21), con imposte per € 7,1 milioni (+ € 3,2 milioni rispetto al giugno 2021).
“I risultati confermano l’efficacia e la redditività del modello di business adottato dalla banca”, ha premesso Renato Barbieri, presidente di Banca Valsabbina, “che, da alcuni anni, deve confrontarsi con un contesto volatile ed instabile influenzato prima dalla pandemia, poi dal conflitto Russo-Ucraino, con l’impennata dell’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, ed infine dalla recente crisi politica italiana. Tali fattori esogeni e non direttamente da noi governabili impattano pertanto sull’economia, sull’andamento dei mercati finanziari, nonché sulle imprese e sulle famiglie del nostro territorio”,

Banca Valsabbina dati semestrali

Al 30 giugno 2022 la Raccolta diretta si è attestata ad € 4.615 milioni, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. In particolare la raccolta sui conti correnti “a vista” ammonta ad € 3.656 milioni (+ 10,4%). In tale ambito, il profilo di liquidità è superiore ai relativi coefficienti minimi regolamentari.
La Raccolta indiretta ammonta ad € 2.573 milioni, in linea con il dato al 30 giugno 2021 (€ 2.547 milioni), nonostante i negativi trend di mercato. La raccolta “gestita” (fondi comuni e polizze) è infatti pari a € 1.812 milioni (70% circa della raccolta “indiretta”) e presenta un apprezzabile trend di crescita (+6%). La Raccolta complessiva resta superiore ad € 7 miliardi (€ 7.188 milioni, +2%).
Gli Impieghi a clientela ammontano a quasi € 3.900 milioni, in sensibile crescita rispetto al primo semestre 2021 (+7,6%). Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.770 milioni (+8,3%). In particolare, le nuove erogazioni a medio termine hanno riguardato quasi n. 2.300 finanziamenti concessi nei primi sei mesi dell’anno per un importo complessivo di circa € 340 milioni.
Migliora la “qualità del credito”, coerentemente con le linee definite nel relativo Piano Strategico di riduzione e gestione dei crediti deteriorati (“Non performing loans” o “NPL”). La Banca è riuscita infatti a ridurre ulteriormente, anche tramite operazioni di cessione, l’aggregato dei Crediti deteriorati lordi che al 30 giugno 2022 presenta un saldo pari a € 199 milioni (ex € 231 milioni al 30 giugno 2021, – 16,4%). Il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) al 30 giugno 2022 si è attestato al 4,98%, in riduzione dal 6,20% del 30 giugno 2021 (5,19% al 31 dicembre 2021).
Il totale dei Crediti deteriorati netti si è ridotto nel corso dei 12 mesi da € 118 milioni ad € 105 milioni, con un conseguente decremento del NPL Ratio Netto dal 3,27% al 2,70%. La copertura dei deteriorati si attesta a circa il 47%, sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni (49% al 30 giugno 2021 e al 31 dicembre 2021). Si conferma pertanto l’attenzione della Banca al monitoraggio del credito ed alla gestione dei “non performing”, come sintetizzato anche dall’indicatore “Texas Ratio” (rappresentativo della “capacità di assorbimento patrimoniale degli NPL”) pari al 29%.
La Banca ha effettuato analisi trasversali sui possibili impatti derivanti dal conflitto Russo-Ucraino ed ha implementato presidi ed attività di monitoraggio specifiche, con particolare riguardo al portafoglio crediti. Dalle analisi effettuate sostanzialmente non sono emerse esposizioni creditizie dirette nei confronti del mercato russo ed ucraino, vi sono solamente alcuni marginali rapporti di impiego o di raccolta nei confronti di soggetti indirettamente esposti alla zona bellica.
I Fondi propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 408,6 milioni (€ 419,5 milioni al 30 giugno 2021), comprendendo anche parte dell’utile generato nel 2022 per circa € 10 milioni. Il decremento dei Fondi Propri e la relativa movimentazione risentono principalmente del peggioramento delle riserve di valutazione su parte del portafoglio titoli di stato, per effetto dello shock registrato sui mercati finanziari, nonché della riduzione progressiva dei benefici associati ad alcuni “regimi transitori regolamentari” introdotti nel corso degli ultimi anni.
I Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in) confermano la stabilità e la solidità della Banca che, nonostante la crescita del proprio attivo, evidenzia un Common Equity Tier 1 Ratio (c.d. Cet 1) pari al 14,3% ed un Tier Total Ratio al 15,5%, ampiamente superiori rispetto a quelli richiesti dalla Vigilanza. Il Patrimonio netto al 30 giugno 2022 si attesta ad € 371 milioni (€ 387 milioni al 30 giugno 2021), comprensivo del risultato di periodo; la dinamica del patrimonio risente della distribuzione ai soci di parte dell’utile d’esercizio 2021 (€ 17,3 milioni), nonché delle minori valorizzazioni di una sezione del portafoglio titoli di stato, per effetto del generalizzato aumento dei tassi di rendimento.
Il numero dei soci e degli azionisti al 30 giugno 2022 si attesta a quota 42.704 (42.680 al 30 giugno dello scorso anno). Cresce infine il numero dei Conti correnti che passa da 95.946 a 100.301 in 12 mesi (+4,5%), comprensivi di 2.140 conti “online”, superando pertanto i 100 mila rapporti. Al 30 giugno 2022 l’organico aziendale contava 777 dipendenti, in crescita rispetto ai 735 del 30 giugno 2021. Le filiali sono 70.

Banca Valsabbina dati semestrali

Il Margine d’interesse evidenzia una forte crescita (+33%) e si attesta ad € 63 milioni (+ 15,5 milioni). L’incremento è il risultato del contributo della gestione caratteristica verso la clientela, nonché degli interessi riconosciuti dalla Bce per le operazioni T-LTRO III. Rilevante inoltre l’apporto di alcuni titoli di debito nel portafoglio di proprietà, che comprende sia strumenti rivenienti da cartolarizzazioni (“ABS”) che indicizzati all’inflazione.
Molto positiva la performance relativa alle Commissioni nette che aumentano nei 12 mesi di circa il 23,3% attestandosi a € 26,4 milioni, per effetto della crescita dell’operatività della Banca nonché delle masse di raccolta “qualificata”. Il contributo più significativo è infatti dato dalle commissioni percepite su servizi di gestione, intermediazione e consulenza, che comprendono commissioni derivanti dal risparmio gestito e dal collocamento di polizze assicurative. Cresce anche il contributo determinato dal collocamento e dalla strutturazione di operazioni di cartolarizzazione.
Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 100,3 milioni (+11,3%). Alla determinazione di tale valore hanno concorso, oltre ai positivi andamenti sopra descritti, i risultati ottenuti dalla “gestione/valutazione finanziaria” e dall’attività di compravendita di crediti di imposta rivenienti da plafond Superbonus 110%, che hanno permesso di mitigare le minori valorizzazioni del portafoglio titoli per effetto dei mercati.
Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 16,9 milioni (ex € 13,2 milioni del primo semestre 2021); tale incremento è imputabile a maggiori e prudenziali rettifiche afferenti il portafoglio crediti e titoli, anche in considerazione del contesto macroeconomico. Il costo del credito (incidenza percentuale delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è pari a 0,75% su base annua. Il Risultato netto della gestione finanziaria si è quindi attestato ad € 83,5 milioni (circa +9%).
I Costi operativi ammontano ad € 58,3 milioni (+13%) e risentono della crescita delle spese per il personale e delle altre spese amministrative. Le prime aumentano in conseguenza alla crescita del numero dei dipendenti a sostegno dello sviluppo delle masse e dell’operatività della Banca (+ n. 42 negli ultimi 12 mesi), mentre le “altre spese” risentono soprattutto di oneri amministrativi e di “compliance”, anche legati al presidio di nuovi business, nonché dei maggiori costi derivanti dal generale aumento dei prezzi e delle tariffe. L’indicatore di efficienza Cost Income (rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione) si attesta al 58% in linea con le ultime rilevazioni.
L’Utile ante imposte, penalizzato da maggiori accantonamenti prudenziali, ammonta ad € 25,3 milioni, ed è stabile rispetto al risultato del primo semestre 2021 che era stato influenzato da una plusvalenza su titoli straordinaria.
L’Utile netto – che sconta imposte per € 7,1 milioni (ex € 3,9 milioni) – si attesta ad € 18,2 milioni (-15,5%) con un rapporto tra l’utile annualizzato ed il patrimonio netto semestrale medio (c.d. “ROE” o “Return on equity”), principale indicatore della redditività aziendale, pari al 9,4%.

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