Mutui e prestiti, a Brescia rata media da 356 euro mensili

A Brescia la percentuale dei mutui tocca il 24,7%, quella dei prestiti personali il 27%, mentre i prestiti finalizzati sono il 48,4%.

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(red.) Nonostante la tradizionale cautela degli italiani nel ricorrere al credito bancario per finanziare i propri consumi o l’acquisto della casa, nel 2021 è cresciuta ulteriormente (+5,4% rispetto al 2020) la platea dei cittadini maggiorenni che risultano avere un mutuo o un prestito in corso, arrivata al 44,5% del totale. Un trend iniziato nel 2016 e consolidatosi negli ultimi due anni di pandemia, caratterizzati da condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli anche per i finanziamenti di modesto importo.

Al contempo, però, è migliorata la sostenibilità finanziaria delle famiglie italiane, con il rischio di credito che nell’ultima rilevazione del 2021 ha visto il tasso di default 90 past due registrare una riduzione per attestarsi all’1,2%, il livello più basso degli ultimi anni. A questo risultato hanno contribuito, oltre alle moratorie e agli strumenti di sostegno attivati per contenere gli impatti della pandemia, anche l’atteggiamento responsabile delle famiglie e i tassi di interesse confermati dalla Bce ai minimi storici.

Alla luce di questo, la rata media rimborsata a livello pro-capite ogni mese è scesa ancora fino a 315 euro (-2,8%rispetto al 2020) mentre l’importo residuo che resta da rimborsare per estinguere i finanziamenti in corso si è attestato a 32.191 euro, in lieve flessione rispetto al 2020, malgrado il peso ancora rilevante dei mutui ipotecari che continuano ad avere un’incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie italiane.
Queste le principali evidenze che emergono dalla Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito da parte degli italiani realizzato da Mister Credit – l’area di Crif che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – partendo dall’analisi dei dati disponibili in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie.

Entrando nel dettaglio regionale, dallo studio emerge che, in Lombardia, la platea di consumatori che ricorrono al credito è cresciuta al 46,8%del totale dei cittadini maggiorenni.
Per quanto riguarda la distribuzione delle tipologie di contratti di credito, l’incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie è significativamente più alta rispetto alla media nazionale (20,8%), con un peso pari al 25,3%sul totale dei finanziamenti attivi, dato che colloca la regione al 4° posto della graduatoria nazionale guidata dal Friuli-Venezia Giulia (28,6%).

I prestiti personali, invece, rappresentano il 27,1% del totale dei contratti, non distante dalla media nazionale (28,4%), mentre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi spiegano il restante 47,6%, un dato che colloca la regione al 15° posto del ranking.
A livello provinciale, Milano guida la classifica regionale per quanto riguarda i mutui, con una quota del 28,8%, Sondrio vanta il primato relativamente ai prestiti personali, con il 33,9% sul totale dei contratti di credito attivi, mentre Como si distingue per l’incidenza dei prestiti finalizzati, con il 50,9%.
E Brescia? La percentuale dei mutui tocca il 24,7%, quella dei prestiti personali il 27,0%, mentre i prestiti finalizzati sono il 48,4%.

Dallo studio realizzato da Mister Credit- Crif emerge anche che la regione in cui i cittadini nel corso del 2021 hanno sostenuto la rata mensile più elevata è stata il Trentino-Alto Adige con 378 euro. La Lombardia si colloca al 2° posto del ranking nazionale con una rata mensile pari a 360euro, significatamene al di sopra della media nazionale (315 euro). A Brescia la rata media si attesta sui 356 euro mensili.
Per quanto riguarda l’importo residuo che resta da rimborsare per estinguere i contratti in essere la Lombardia si colloca al primo posto del ranking nazionale, con 40.702 euro pro capite.
La provincia con l’esposizione residua più elevata risulta essere Milano, con 53.284 euro, che la posiziona al 1° posto assoluto nel ranking nazionale. La Leonessa invece ha una media di 39.561 euro.

“Nel complesso la sostenibilità degli impegni finanziari da parte delle famiglie si è confermata elevata anche nell’ultimo anno ma per il prossimo futuro bisognerà valutare gli impatti derivanti dall’evoluzione della pandemia, dall’incertezza causata dal conflitto in Ucraina nonché dalla crescita dei costi dell’energia e delle materie prime oltre che dei tassi di interesse, tutti fattori che rappresentano un motivo di preoccupazione per gli italiani” – conclude Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di Crif.

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