Intesa Sanpaolo, finanziamento da 2,5 milioni a Deral spa per un nuovo forno

(red.) Intesa Sanpaolo ha scelto di sostenere i progetti di crescita sostenibile di Deral S.p.A. di Manerbio (BS), con un finanziamento di 2,5 milioni di euro a valere sul plafond circular economy da 6 miliardi di euro che la banca ha istituito per supportare le imprese che avviano progetti di economia circolare e di riduzione dell’impatto ambientale. L’intervento rientra nel piano più ampio di Intesa Sanpaolo di supporto agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e nella realizzazione degli obiettivi legati al PNRR.
Il finanziamento sarà utilizzato dall’azienda bresciana per l’acquisto di un nuovo forno fusorio che, inserito nel ciclo produttivo dell’azienda, comporterà un’importante riduzione dell’incidenza del consumo di energia e un miglior sfruttamento del materiale di rottamazione.

deral alluminio

Nata nel 1985, Deral S.p.A. è da anni leader nel mercato dell’alluminio per la produzione di billette per estrusione: con impianti di rifusione innovativi brevettati, l’azienda è in grado di produrre, dalla fusione di alluminio primario e rottami selezionati, formati di qualità competitiva impiegati nelle costruzioni e nei trasporti. Il riciclo dei rottami permette di svolgere un importante ruolo ecologico e in Deral la salvaguardia dell’ambiente è parte integrante dei suoi programmi di sviluppo. Deral S.p.A. è dotata di due linee fusorie aventi una capacità produttiva di oltre 60.000 t/anno, installate su 30.000 mq di superficie, di cui 5.000 mq coperti. Gli impianti sono completati dal laboratorio analisi e da un servizio computerizzato di controllo della lega in tutti i suoi elementi e caratteristiche per il rilascio del certificato d’analisi.
Il nuovo forno fusorio include molteplici benefici nell’ambito della Circular Economy, in particolare permetterà un incremento dell’utilizzo di materiale riciclato (già oggi pari all’85%), che potrà giungere per alcune leghe anche al 100% del materiale utilizzato, favorendo il recupero di prodotti a fine ciclo vita e l’abbassamento delle emissioni di carbonio del prodotto finale, in quanto derivante da rottame e non da minerale. La tecnologia del nuovo forno permetterà inoltre, con il recupero dei fumi e l’ossicombustione, di ridurre sia i consumi energetici sia le emissioni in atmosfera (già oggi abbondantemente sotto i limiti).
L’operazione à stata perfezionata in collaborazione con il Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del Gruppo dedicata alla frontiera dell’innovazione.

L’attenzione all’ambiente e all’inclusione sociale rappresentano per Intesa Sanpaolo aspetti di grande rilievo per una crescita sostenibile del Paese. Il Gruppo è tra le banche più sostenibili d’Europa ed è presente nei principali indici di sostenibilità al mondo oltre ad essere tra i pochi gruppi finanziari europei ad avere aderito a tutte le principali iniziative delle Nazioni Unite riguardanti il settore finanziario in questo ambito. Di recente, oltre ad aver adottato regole per la riduzione dei finanziamenti nei settori carbone e oil e gas non convenzionale, ha avviato la nuova linea di S-Loan Climate Change, finanziamenti unici nel panorama bancario italiano e con garanzia SACE all’80%, grazie alla quale la Banca fornirà alle imprese un nuovo strumento per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni.
Inquadrato nel Programma strategico Motore Italia volto a supportare le PMI virtuose a conseguire obiettivi ESG, S-Loan Climate Change va ad ampliare la famiglia degli S-Loan (già operativi con S-Loan Diversity e S-Loan ESG), la linea specifica di finanziamenti creata nel 2020  per supportare, con un plafond di 2 miliardi di euro,  le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro.
Da qui al 2026, inoltre, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.

Marco Franco Nava Intesa Sanpaolo Lombardia Sud

“La nostra società, per l’attività svolta, è da sempre orientata alla sostenibilità ambientale e alle pratiche di massimizzazione della Circular Economy. Per questo ricerchiamo partner che dimostrino la stessa sensibilità e visione – dichiara Mauro Cibaldi Presidente del Consiglio di amministrazione Deral S.p.a – Vorrei ringraziare quindi il gruppo Intesa Sanpaolo, che da anni ci assiste sia nell’operatività quotidiana che negli investimenti strategici, dandoci ampia fiducia, dimostrando profonda attenzione alle tematiche ambientali, oggi sempre più di rilevanza economica e sociale”.
“Siamo da sempre fortemente impegnati a sostenere le PMI del territorio in uno sviluppo sostenibile e oggi ancora di più, accompagnandole nella necessaria transizione verso l’economia green in linea con gli obiettivi del PNRR: abbiamo infatti già erogato in Lombardia oltre 700 milioni di euro in finanziamenti per progetti di economia circolare e in S-Loan a favore di PMI che, come Deral S.p.a, sempre più si orientano verso la riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento in ambito sociale e di governance – sottolinea Marco Franco Nava, direttore regionale Lombardia Sud Intesa Sanpaolo – Diventa sempre più una necessità per ogni impresa saper programmare una crescita sostenibile capace di generare aumento di competitività ed efficienza indispensabili per crescere  sul mercato e allo stesso tempo concorrere alla creazione di valore e beneficio collettivi”.

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