Bper Banca, via libera dell’assemblea alle modifiche statutarie

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(red.) Bper Banca  comunica che, in data venerdì 29 gennaio, l’assemblea straordinaria dei soci riunita in Modena in unica convocazione ha approvato, con il 96,40% dei voti espressi corrispondenti al 50,00% del capitale sociale complessivo, la proposta del consiglio di amministrazione riguardante la modifica degli articoli 5, 11, 14, 17, 18, 19, 20, 22, 24, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 36, 37 e 45 dello statuto sociale; l’abrogazione degli articoli 21 e 23 e l’inserimento del nuovo articolo 28, con conseguente rinumerazione degli articoli dello Statuto sociale.
Le proposte di modifica dello Statuto erano state autorizzate da Banca centrale europea (Bce), il 15 dicembre 2020.

Le disposizioni introdotte nello Statuto riguardano principalmente:
– l’adozione di un criterio di elezione del consiglio di amministrazione di natura proporzionale, fondato sul metodo dei “quozienti”;
– una soglia di “accesso al riparto” in modo tale che, ferma l’esigenza di legge di assicurare alla prima lista di minoranza la possibilità di esprimere almeno un amministratore, le altre liste di minoranza concorrano alla nomina del consiglio solo qualora abbiano ottenuto voti almeno pari al 5% del capitale con diritto di voto;
– l’introduzione di limiti al collegamento tra liste, rafforzati rispetto a quelli applicabili ai sensi della normativa, al fine di assicurare l’effettiva rappresentanza delle minoranze azionarie in seno all’organo di amministrazione e di impedire al tempo stesso che, per effetto del sistema proporzionale, liste di minoranza tra loro collegate si trovino ad esprimere la maggioranza consiliare;
– una deroga al sistema proporzionale sopra descritto qualora la lista risultata prima per numero di voti, purché contenente un numero di candidati pari o superiore alla maggioranza dei consiglieri da eleggere, abbia ottenuto il voto favorevole di più della metà del capitale avente diritto di voto;
– l’eliminazione della facoltà del consiglio di amministrazione uscente di presentare una lista di candidati per l’elezione dell’organo amministrativo.

Ulteriori variazioni riguardano, tra l’altro:
– l’eliminazione della figura del presidente onorario;
– la modifica dell’assetto degli organi deputati all’azione esecutiva, rendendo facoltativa la nomina del comitato esecutivo e rimettendo pertanto al consiglio di amministrazione l’assunzione della determinazione circa l’istituzione di tale organo;
– la riduzione della composizione numerica del collegio sindacale, passando dall’attuale numero di cinque sindaci effettivi al numero di tre.

“La riforma statutaria deliberata segna un importante passo nel percorso evolutivo del sistema di governo societario della banca”, ha commentato il presidente del consiglio di amministrazione Pietro Ferrari. “In particolare la scelta di attribuire alle varie componenti dell’azionariato una rappresentanza nell’organo di governo della società proporzionale al numero di voti conseguiti in assemblea permetterà di ampliare ulteriormente la pluralità di posizioni e di punti di vista presenti in consiglio di amministrazione, a tutto beneficio di un miglior perseguimento dell’interesse della banca e di tutti i suoi stakeholders”.

“E’ motivo di soddisfazione”, ha proseguito Ferrari, “constatare come le valutazioni che hanno ispirato l’intervento del consiglio di amministrazione siano state condivise in modo oltremodo significativo dalla base sociale, che, pur con le attuali restrizioni imposte dalla pandemia, ha inteso prendere parte in misura ragguardevole all’assemblea, esprimendo un larghissimo consenso sulle modifiche statutarie proposte. Il nuovo articolato statutario, già oggetto della prescritta autorizzazione, rilasciata da Bce, verrà ora iscritto nel Registro imprese e potrà così trovare applicazione già in occasione del prossimo rinnovo delle cariche sociali, previsto per l’assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio 2020”.

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