Grana Padano, meno forme, più consumi

(red.) Martedì 19 aprile a Villa Tassinara di Rivoltella, nel bresciano, si è svolta un’assemblea del consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano e dove si è parlato di numeri sulla produzione e la vendita del 2015. Per quanto riguarda la lavorazione, si registra un leggero calo della produzione di forme per lo 0,74%, ma i consumi sono aumentati del 2% rispetto al 2014. Una tendenza legata all’aumento dell’8% sul settore delle esportazioni. L’assemblea ha dato anche l’occasione per eleggere il consiglio di amministrazione che lunedì 2 maggio nominerà la nuova giunta e il presidente, con la probabile conferma di Nicola Cesare Baldrighi.
Secondo lo stesso Baldrighi, bisogna puntare sulla qualità delle produzioni e sulle migliori performance tra caseificio e stalla con una riduzione dei costi. Dal punto di vista dei numeri, nel 2015 sono state prodotte 4,8 milioni di forme di Grana Padano, poi cedute a industrie e cooperative. Quasi un terzo delle forme sono state realizzate dai caseifici di Mantova, mentre Brescia ne ha prodotte 1 milione, pari a poco più del 21% rispetto al totale del consorzio. Per quanto riguarda l’elezione del nuovo cda, ne fanno parte anche cinque bresciani. Sono Giuseppe Ambrosi, Walter Giacomelli, Paolo Cattaruzzi, Ruggero Boselli e Giuseppe Santus.