Stefana e Italcementi, cigs e proteste

Gli addetti del gruppo fondiario riceveranno gli importi da giugno a settembre. L'impianto di Rezzato e Mazzano va verso la mobilitazione.

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stefana(red.) Ci sono novità importanti sul fronte delle vertenze per le bresciane Stefana e Italcementi. Per quanto riguarda la prima, con quattro stabilimenti in provincia, ma fermi da quasi un anno, dal Natale del 2014, arriveranno gli importi della cassa integrazione straordinaria. Lo ha annunciato lunedì 2 novembre il segretario della Fiom di Brescia Francesco Bertoli durante un’assemblea con i lavoratori davanti alla sede di via Bologna a Nave. Nell’ambito del concordato preventivo, gli addetti si vedranno riconosciuti gli importi di giugno, luglio, agosto e settembre. Verrà anche chiesto che ottobre venga pagato in modo rapido, mentre si punta sul ricorso dopo che l’Inps ha negato la seconda tranche degli ammortizzatori sociali.
Sul fronte finanziario, il 18 dicembre è prevista l’udienza di omologa. Parlando dell’Italcementi di Rezzato e Mazzano, è stata indetta una mobilitazione in seguito all’incontro che ha posto al centro la questione della cig. L’impresa, infatti, ha annunciato di confermare il piano di tagli a livello nazionale. I sindacati organizzeranno una giornata di protesta davanti alla sede centrale a Bergamo, aspettando che i ministeri competenti si pronuncino entro il 10 novembre. In caso contrario, ci saranno 24 ore di sciopero.

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