Intesa Sp: «No conseguenze per Bazoli indagato»

Il presidente del Cdg di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro non vede possibili riflessi nella banca milanese derivanti dall'inchiesta Ubi Banca.

(red.) Il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro non vede conseguenze per la posizione del banchiere bresciano Giovanni Bazoli nella banca milanese derivanti dall’inchiesta UBI Banca che lo vede tra gli indagati.
«Direi proprio di no», ha detto Gros-Pietro rispondendo a una domanda su eventuali riflessi dell’inchiesta sul ruolo di presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo oggi ricoperto da Bazoli. «La posizione del professore è quella che ci si aspattava da lui, cioè di grande rispetto per la magistratura», ha aggiunto Gros-Pietro in merito alla reazione di Bazoli di fronte all’inchiesta.
Bazoli è indagato per ostacolo alle funzioni di vigilanza in qualità di presidente del consiglio direttivo dell’Associazione banca lombarda e piemontese, che raggruppa alcuni azionisti di UBI Banca, nell’ambito del filone d’inchiesta condotta dalla Procura di Bergamo che riguarda la presunta esistenza di patti parasociali non comunicati alle autorità competenti.
«Mi è parso di capire che i patti di cui si sta discutendo siano di dominio pubblico e siano stati comunicati all’autorità di vigilanza», ha aggiunto Gros-Pietro parlando a margine di un convegno.

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