Bcc, trimestre di timida ripresa
Su nove filiali della provincia 5 chiudono con un segno più. Soddisfatto il presidente Alessandro Azzi: "Bcc fondamentali per il paese".
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(red.) Il credito cooperativo bresciano tira una piccola boccata d’aria. Secondo i dati diffusi dalla Bcc riguardo al primo trimeste del 2014 c’è infatti un timido segnale di ripresa.
Tutti e nove gli istituti di credito del territorio chiudono l’inverno con un risultato economico positivo: impieghi in leggera ripresa e qualche investimento in più. Un segnale confortante, tanto più se messo in relazione allo sforzo sopportato nel 2013 proprio per la copertura dei crediti deteriorati.
Nella sede della Pasticceria Zilioli di Brescia hanno parlato il presidente della Federcasse e della Federazione regionale della Bcc Alessandro Azzi, il direttore generale della Federazione regionale, Pietro Galbiati, e il responsabile dell’Ufficio studi, Marco Corbellini. Le cifre parlano chiaro: con 38.904 soci (+2,82% sul 2012), 272.923 clienti (su un totale regionale di 955 mila) e 76.500 clienti affidati (su 240 mila lombardi), le Bcc bresciane mostrano di continuare a godere della fiducia della controparte. Dei nove istituti c’è un sostanziale “pareggio” visto che 5 chiudono in positivo e 4 in negativo (Bcc Agrobresciano, Bcc del Garda, Bcc Bedizzole-Turano-Valvestino e Bcc di Verolavecchia).
Grazie a una gestione oculata e all’utilizzo di strumenti di mitigazione dei rischi le Bcc bresciane confermano la loro solidità: con un patrimonio di vigilanza pari a 1,3 miliardi di euro (quello lombardo è di 4,3 miliardi), possono vantare un Total Capital Ratio del 16,58% e un Tier1 Ratio del 14,97%, mentre l’indice di patrimonializzazione tocca quota 2,07 (nel 2012 era 2,05). «Oggi più che mai – dice il presidente Azzi – ci sentiamo di riprendere le parole pronunciate un mese fa dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ovvero che le Bcc sono una componente originale ed essenziale del sistema economico italiano».
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