Quando è la casa ad essere Ikea

Il colosso dell’arredamento svedese si lancia nella realizzazione di appartamenti e hotel all'insegna dell'"accessibilità democratica". Il primo sarà a Milano.

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(red.) Non è difficile trovare, in gran parte delle case bresciane, un tavolo, una poltrona o magari anche solo un portasapone Ikea.
E se ad essere realizzato dai creativi del celebre logo giallo e blu, ora, non fosse solo ciò che vi è contenuto, ma addirittura la casa stessa?
Il gigante dell’arredamento svedese, infatti, da qualche anno a questa parte, ha avviato una diversificazione industriale che, nello specifico, prevede anche la realizzazione di hotel e abitazioni.
Unico imprescindibile comandamento dell’azienda, come è sempre stato e forse sempre sarà, il low cost: insomma, deve costare poco.
L’annuncio è stato dato un anno fa da Harold Muller, manager di Inter Ikea: l’idea è quella di realizzare un centinaio di «Budget Designer Hotel» che soddisfino la domanda di chi viaggia per lavoro – o perché no – per turismo e non vuole svuotare le tasche.
Nonostante il mercato  di punta per la nuova catena sia il Nord Europa, alcune strutture ricettive – che però, assicura Muller, non saranno arredate con mobili Ikea – verranno realizzate anche in Italia.
Gli alberghi Moxy – questo il nome prescelto – ,quindi, presto approderanno nello Stivale con Milano (e dove, sennò) come prima esperienza.  La gestione della catena verrà affidata alla Marriot per un investimento iniziale che si aggira intorno al milione di euro.
Per quanto riguarda le abitazioni, l’idea di Ikea sarebbe quella di realizzare case prefabbricate e strutture per studenti.
Gli appartamenti, che, sembra, dovrebbero essere costruiti a Corzano, saranno realizzati all’insegna dell’«accessibilità democratica». Classe A energetica, linee essenziali e materiali come il legno e l’acciaio. Il prezzo di vendita? Circa mille 500 euro al metro quadro. 1200 appartamenti, al momento sono in costruzione in quello che fu lo stadio olimpico di Londra. La prossima esperienza sarà Amburgo. E s Brescia.. staremo a vedere.

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