Ubi Banca, primo trimestre con il segno più

Ritorno all’utile netto per 26,5 milioni nei primi tre mesi dell’anno dopo una perdita di 140 milioni nel 4° trimestre del 2012. Cresce anche la raccolta diretta.

(red.)  Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Scpa (UBI Banca) ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre del 2013, che si è chiuso con un utile netto di 26,5 milioni rispetto ad una perdita di 140 milioni del quarto trimestre del 2012 e a un utile di 105,4 milioni nel primo trimestre del 2012.
I proventi operativi del primo trimestre dell’anno sono stati influenzati dalle condizioni di mercato, essenzialmente dalla contrazione dei tassi di riferimento e dalla debole domanda di credito, anche se il margine d’interesse comincia a mostrare leggeri segni di ripresa; gli oneri di gestione risultano in significativa contrazione sia rispetto al primo trimestre del 2012 che al quarto, e sono quindi previsti in significativa discesa in ragione d’anno; le rettifiche su crediti, sebbene superiori a quelle del primo trimestre 2012, sono attese su base annua in modesta flessione rispetto al dato del 2012.
In dettaglio, i proventi operativi si sono attestati a 799,8 milioni, rispetto ai 933,8 milioni del primo trimestre 2012 e agli 890,8 milioni del quarto trimestre 2012.
Il margine d’interesse (inclusivo di PPA) è risultato pari a 417,2 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto ai 417,5 milioni del quarto trimestre 2012, nonostante il minor numero di giorni presente nel primo trimestre dell’anno, che rappresenta circa 9 milioni di minor margine. Nonostante il perdurare di tassi di mercato particolarmente bassi (la media dell’Euribor a 1 mese nel 1° trimestre dell’anno, pari allo 0,12%, è rimasta sostanzialmente allineata a quella del 4° trimestre 2012), il primo trimestre del 2013 presenta i primi segni positivi, grazie al miglioramento della forbice clientela, passata all’1,58% dall’1,49% del 4° trimestre 2012,  anche a seguito del progressivo riprezzamento degli impieghi a medio lungo termine pervenuti a scadenza, e di minori pressioni sul costo della raccolta, correlate al progressivo rientro dello spread sui titoli sovrani.
Rispetto al 1° trimestre del 2012, il margine d’interesse registra una flessione del 15,4%, legata alla contrazione dell’Euribor (la media a 1 mese è scesa dallo 0,67% allo 0,12%) e alla significativa riduzione dei crediti alla clientela (-5%), conseguenza dell’ottimizzazione degli impieghi meno remunerativi e più rischiosi posta in essere dal Gruppo mediante la riduzione degli impieghi finanziari marginali, l’uscita dai settori a maggior rischiosità e l’interruzione delle erogazioni tramite reti agenziali terze.
Nel 2013, viene spiegato in una nota del Gruppo bancario, “saranno difficilmente ripetibili i risultati dell’attività finanziaria conseguiti nel 2012 in condizioni di mercato del tutto straordinarie.  Ciononostante, il primo trimestre del 2013 ha visto il conseguimento di un risultato significativo e pari a 42 milioni di euro (94 nel 1° trimestre 2012 e 109 nel 4° trimestre 2012)”.
Tale risultato è dovuto per 26,3 milioni all’attività di negoziazione (48,8 nel 1° trimestre 2012 e 22,3 nel 4° trimestre 2012), per 14,7 milioni alla cessione di titoli disponibili per la vendita e al riacquisto di passività finanziarie (71,8 milioni nel 1° trimestre 2012 e 72,2 nel 4° trimestre 2012) e per 2,3 milioni alla valutazione delle attività finanziarie al fair value (-1,6 milioni nel 1° trimestre 2012 e +2,5 nel 4° trimestre 2012), mentre le attività di copertura sono state negative per 1,3 milioni (-25,1 milioni nel 1° trimestre 2012 e +12 nel 4° trimestre 2012).
Gli altri oneri/proventi di gestione si sono attestati a 26,8 milioni (erano 36 milioni nel 1° trimestre 2012 e 41 nel 4° trimestre 2012). La riduzione è collegata soprattutto all’andamento della componente “altri proventi e sopravvenienze attive”, ove è anche contabilizzata la nuova CIV (commissione di istruttoria veloce) che, a partire dal 1° ottobre 2012, ha sostituito la precedente penale di sconfino, riallocata dal margine d’interesse ad “altri proventi di gestione” per consentire raffronti omogenei. L’apporto della CIV risulta in contrazione (-6,6 milioni rispetto al 1° trimestre 2012 e -4,1 milioni rispetto al 4°) soprattutto a seguito del contenimento del numero degli sconfini consentito dalle azioni di monitoraggio in essere.
Nel 1° trimestre dell’anno gli oneri operativi (538,3 milioni) hanno segnato un’ulteriore contrazione, risultando inferiori dell’8,1% anno su anno e del 6,2% rispetto al 4° trimestre del 2012.
Le spese per il personale, pari a 331,4 milioni di euro, risultano in significativa diminuzione (-8,3% anno su anno e -1,5% rispetto al 4° trimestre 2012) grazie alla progressiva riduzione dell’organico medio (-897 risorse anno su anno di cui -646 nel primo trimestre 2013 a seguito dell’attuazione degli Accordi Sindacali del Novembre 2012/Febbraio 2013).
Le altre spese amministrative, pari a 161,7 milioni di euro, segnano una riduzione sia anno su anno (-8%) che rispetto al 4° trimestre 2012 (-14,1% anche per effetto della consueta stagionalità), risultato di uno sforzo di contenimento che ha interessato tutte le componenti di spesa corrente.
Al 31 marzo 2013, la raccolta diretta totale ammonta a 98,7 miliardi di euro rispetto a 98,8 miliardi di dicembre 2012 e ai 99,4 miliardi del marzo 2012.
Le attività finanziarie del Gruppo al 31 marzo 2013 si attestano a 22,6 miliardi di euro (17% circa del totale attivo), di cui 19,5 miliardi relativi a titoli di stato italiani. Infine, la raccolta indiretta da clientela ordinaria mostra un calo dell’1,8% rispetto a fine dicembre 2012 attestandosi a circa 68,9 miliardi di euro. All’interno dell’aggregato il risparmio gestito (inclusa la raccolta assicurativa) evidenzia un progresso dello 0,6% rispetto a fine anno portandosi a 38,3 miliardi di euro, mentre la raccolta amministrata rispetto a dicembre 2012  evidenzia un calo del 4,7% attestandosi a 30,6 miliardi.
Al 31 marzo 2013, il patrimonio netto consolidato del Gruppo UBI Banca, escluso il risultato di periodo, si attesta a 9,692 miliardi di euro (9,655 miliardi di euro a fine dicembre 2012).
Al 31 marzo 2013, le risorse umane del Gruppo UBI Banca totalizzavano 18.503 unità, in diminuzione rispetto a dicembre 2012 (19.087). L’articolazione territoriale a fine periodo constava di 1.732 sportelli in Italia e 8 all’estero.

 

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