Bce delude i mercati, A2A perde il 9,06%

I listini soffrono il rinvio delle misure e le parole di Mario Draghi. L'Europa, nella seduta di giovedì, ha bruciato 88 miliardi di euro. Milano 14.

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(red.) Non sono piaciute ai mercati le decisioni della Bce e in particolare le parole di Mario Draghi.
Non è piaciuto soprattutto l’atteggiamento attendista e il rinvio di decisioni su misure per garantire la stabilità monetaria.
Le Borse dell’area euro sono andate in fibrillazione e hanno bruciato 88 miliardi; Piazza Affari da sola 14,2 miliardi. I listini più vulnerabili, di Madrid e Milano, sono crollati e lo spread dei rispettivi titoli di stato con i bund tedeschi si è subito impennato.
L’avvio in rialzo dei listini del vecchio continente, in attesa di novità positive da Francoforte e in particolare su nuovi acquisti di titoli italiani e spagnoli, si è bloccato alle parole del presidente della Bce. Deluse le aspettative, le Borse hanno innescato una retromarcia sotto la pressione delle vendite.
Piazza Affari aveva aperto guadagnando lo 0,29% ma dopo il discorso di Draghi è stata colpita da una valanga di sospensioni, non tutte al ribasso, che ha riguardato una decina di titoli per eccesso di volatilità da Unicredit a Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Ubi Banca, Telecom, Bper, Bpm, Enel Green Power A2A, (la multiutility dei comuni di Brescia e Milano) che ha perso  il-9,06%, e Mediobanca. La chiusura ha registrato un crollo del 4,64% a 13.282 punti con una perdita di 14,2 miliardi di euro di capitalizzazione.
I segnali dall’Eurotower hanno piegato lo spread. Il differenziale di rendimento tra i Btp e il Bund a 10 anni che aveva aperto poco sotto la chiusura di ieri (453 punti) a 451,4 punti con un rendimento al 5,88%, ha invertito la rotta crescendo via via sino a sfondare la soglia dei 500 punti base.
Arrivato a quota 508 ha poi chiuso a 505,9 con un rendimento a 6,28%.
La borsa di Madrid che aveva aperto in rialzo dello 0,31% ha ceduto il 5,16% in chiusura di seduta con l’indice Ibex 35 a 6.373,40 punti. I bonos iberici, che avevano ridotto la distanza con i Bund a 522 punti dopo il buon esito dell’asta del Tesoro spagnolo che ha piazzato obbligazioni per 3,13 miliardi di euro oltre l’obiettivo massimo di 3 miliardi fissato, è schizzato in chiusura a 585 punti superando la soglia del 7% del rendimento.
La Borsa di Parigi in chiusura ha perso il 2,68% con l’indice Cac 40 a 3.232,46 punti, quella di Francoforte ha ceduto il 2,20% con il Dax a 6.606,09 punti, mentre Londra, fuori dall’area euro, ha terminato in ribasso dello 0,88% con il Ftse 100 a 5.662,30 punti.

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