Mercato immobiliare in crisi nera: -20%

Nei primi tre mesi del 2012 la vendita di abitazioni è crollata: si tratta del dato più negativo dal 2004. A pesare sono la crisi e l'aumento dei tassi di interesse.

(red.) La crisi piega il mercato immobiliare: nei primi tre mesi del 2012 la vendita di abitazioni è crollata, segnando un -19,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato così negativo per la vendita di case non era mai stato registrato, almeno a partire dal 2004, da quando cioè sono cominciate le rilevazioni trimestrali. Anche le grandi città, che normalmente sostengono il settore, vedono cali nell’ordine del 20%.
E la situazione si annuncia difficile anche per i due trimestri successivi, il secondo e il terzo 2012. L’Agenzia del Territorio oggi ha fatto il punto sulle compravendite immobiliari che nel complesso, compresi cioè negozi, uffici, capannoni, case e pertinenze, vede una flessione del 17,8%. Nessun commento nella conferenza stampa invece sull’annunciata soppressione della stessa Agenzia che dovrebbe essere inglobata dalle Entrate. Sono i Geometri invece ad esprimere ”preoccupazione” per questa scelta del governo.
Per capire che cosa è accaduto nei primi tre mesi del 2012 nel mercato immobiliare ”occorre verificare più correttamente le variabili socio-economiche del trimestre precedente”, ha spiegato Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio. Infatti il mercato è misurato sulla base dei rogiti ma le decisioni di acquisto precedono l’atto di qualche mese. Pesa dunque la congiuntura economica di fine 2011, dal calo del Pil all’aumento della disoccupazione, dalla riduzione della spesa delle famiglie all’aumento dei tassi di interesse.
”Non è ravvisabile invece una correlazione tra i dati di riduzione del mercato immobiliare e l’aumento della tassazione degli immobili” decisa con il Salva-Italia a dicembre 2011. Ma quanto invece peserà l’Imu sull’atteso calo del secondo e terzo trimestre? Guerrieri fa presente che rispetto alla gravità della situazione economica la tassa è solo una piccola parte del problema e comunque verosimilmente non sarà l’elemento che determinerà se acquistare o no. Per la Confedilizia invece ”con l’Imu gli effetti sul mercato immobiliare sono disastrosi, soprattutto in riferimento alla totale scomparsa dell’investimento per locare, con i conseguenti effetti sociali che già cominciano a vedersi”.
Dopo la ripresa che si era verificata nel terzo e quarto trimestre del 2011 (rispettivamente +1,4% e +0,6% tendenziale), il primo trimestre 2012 ”disattende i segnali positivi”, dice ancora l’Agenzia del Territorio.
Tra le città spiccano le forti flessioni di Palermo (-26,5%), di Genova (-21,8%), di Firenze (-21,1%). A Roma il mercato è diminuito del 20,6%, a Milano del 10,7%, a Torino del 18,1%, a Bologna del 18,4%. Il calo più contenuto è a Napoli: -9,8%.
Difficile resta anche la situazione di chi non compra ed è in affitto: ”Malgrado l’aumento clamoroso degli ultimi anni, la morosità riesce a crescere ulteriormente. Nel 2011 gli sfratti per morosità sfiorano il 90% del totale delle nuove sentenze emesse, contro l’85% dello scorso anno”’, ha reso noto presente l’Unione Inquilini. A Brescia si tratta di un fenomeno importante, rispetto al quale il comune si è impegnato mettendo a disposizione un fondo per aiutare le famiglie in difficoltà.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.