Banda larga, anche Selene nel mirino di F2i

Il fondo guidato da Vito Gamberale sarebbe pronto ad una stretta finale per l'asset della multiutility Iren e per la società che fa capo ad A2A.

(red.) Stretta finale di F2i per rilevare la fibra ottica di Genova, con un occhio però anche su Brescia. Il fondo guidato da Vito Gamberale, secondo quanto risulta a Radiocor de “Il Sole 24 Ore”, è pronto a presentare un’offerta vincolante per l’asset che fa capo alla multiutility Iren.
L’operazione verrà effettuata attraverso il veicolo F2i Reti tlc (controllata all’87,5% dalla stessa F2i e al 12,5% da Banca Imi) che rappresenta già l’azionista di maggioranza di Metroweb, il gruppo della banda larga di Milano.
“Le utility hanno reti metropolitane che possono essere oggetto di spin off, a noi interessano questi asset, aveva dichiarato in passato Gamberale, Metroweb può diventare l’avamposto per un polo della fibra ottica in città selezionate”.
Tra queste potrebbe esserci proprio Genova, che presenta circa 250 km di fibra valutata attorno a 20 milioni di euro. In gara per l’asset, insieme a F2i (considerato in pole position) ci sarebbe anche un fondo britannico chiamato anch’esso a presentare un’eventuale offerta vincolante nei prossimi giorni. Oltre a Genova e a Milano, F2i punta anche su Selene, socieà che fa capo ad A2A e controlla le reti di Brescia e Bergamo.
Le trattative con l’utility sono aperte da tempo, ma verosimilmente verranno chiuse dopo il rinnovo dei consigli dell’utility lombarda (previsto a fine maggio).
Tornando invece a Iren, il gruppo già dalla scorsa estate aveva avviato le procedure di dismissione della fibra ottica ereditata dalle fusioni tra le utility di Torino, di Genova e dell’Emilia (la ex Enia) chiamando Lazard ad affiancarla nel ruolo di advisor: oltre agli asset liguri, quelli più appetibili per potenziali acquirenti sono quelli del capoluogo piemontese che saranno oggetto di una procedura separata.

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