Manovra, stangata da 1.129 euro a famiglia

Secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori il salasso sale a oltre 3mila euro se si considera anche la finanziaria precedente del Governo Berlusconi.

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(red.) E’ in arrivo una nuova stangata per le famiglie bresciane che, come tutte quelle del Paese, dovranno sborsare 1.129 euro in più l’anno, quando la manovra del governo Monti entrerà a regime.
Un salasso che in realtà vola a 3.160 euro se si tiene conto delle manovre precedenti fatte dal governo Berlusconi. A fare i conti in tasca ai cittadini sono i consumatori che hanno aggiornato le stime sull’impatto che la manovra, in via di approvazione, avrà sulle loro tasche.
Nel 2014, hanno spiegato Adusbef e Federconsumatori, una famiglia media (mamma, papà e figlio, con un reddito netto di 32.000 euro) dovrà sborsare ogni anno più di 3 mila euro, a seguito delle varie manovre correttive, e ridurrà la capacitàdi consumo del 7,6% annuo.
Secondo i calcoli delle due associazioni, i cittadini pagheranno 932 euro in più l’anno a causa del totale delle imposte previste dalla manovra Monti, mentre, i tagli peseranno per un ammontare complessivo di 197 euro/anno.
Analizzando le misure nel dettaglio, la stangata delle tasse sulla casa, dovuta all’introduzione dell’Imu (che comprende la vecchia Ici) e all’aumento degli estimi, provocherà l’esborso di 405 euro in più ogni anno; gli aumenti dell’Iva pesano per 270 euro/anno; le accise sulla benzina per 120 euro/anno; il bollo deposito avrà una ricaduta di 47 euro/anno e l’addizionale regionale del 30% di 90 euro/anno.
Per quanto riguarda i tagli, gli italiani si ritroveranno a sborsare 34 euro in più l’anno per il mancato adeguamento dell’indicizzazione delle pensioni, mentre, il taglio agli enti locali peserà per un totale di 163 euro annui. A queste misure bisogna aggiungere l’impatto delle misure varate nel 2011 dal governo Berlusconi che complessivamente pesano sul portafogli per 2.031 euro/anno.
Secondo le due associazioni, guidate da Lannutti e da Refiletti, quindi, ”una delle conseguenze di mancati interventi a sostegno del potere di acquisto delle famiglie con redditi medio-bassi (attraverso politiche fiscali e sostegni sociali) sarà quello di accentuare la recessione economica e le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza”.

 

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