Api Brescia, la giunta si presenta

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Gaburri: "Lavoreremo contro la stagnazione. A Brescia servono più infrastrutture".

(red.) Sono tanti, anzi tantissimi, i temi che la nuova giunta dell'Api di Brescia (leggi qui) dovrà affrontare nel prossimo triennio. Una consapevolezza, questa, molto chiara al nuovo presidente dell'associazione imprenditoriale, Luciano Gaburri: "Ci aspettano anni di intenso lavoro e confronto", ha spiegato nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina, "e non possiamo nemmeno dimenticarci della congiuntura negativa che sta per stringere le nostre imprese. Tuttavia la nostra volontà è quella di promuovere il confronto e lo sviluppo del sistema bresciano per i nostri 965 associati".
Per fare impresa, del resto, sono molti gli equilibrii e le tematiche che si concatenano fra loro: "Pensiamo per esempio alla sicurezza e, di seguito, all'immigrazione, diventata per le nostre industrie una necessità. Tra i problemi, quelli rappresentati dalle sempre più care materie prime o dalla contrazione del fatturato legata anche ai nuovi competitors dei paesi emergenti".
Ci sono poi temi altrettanto importanti, ma che interessano il territorio e le istituzioni locali. "Centrali sono le infrastrutture, la cui carenza sta penalizzando fortemente il nostro tessuto produttivo. Bisogna intervenire alla svelta, altrimenti saranno sempre di più gli imprenditori costretti ad allontanarsi dalla nostra provincia. Guardiamo anche con grande interesse alle nuove iniziative del comune di Brescia, dopo il cambio di colore politico. Importantissimo per la città sarà il Pgt (piano di governo del territorio). Con la Provincia, invece, cercheremo un confronto sereno e costruttivo, come è già avvenuto in precedenza".
C'è poi un discorso interno che vedrà impegnati Gaburri e i suoi vice-presidenti su più fronti: "Inutile parlare di innovazione se c'è carenza di formazione. Gli imprenditori della nostra associazione, con i loro 24 mila dipendenti, dovranno essere preparati ad affrontare le sfide del futuro, che riguardano la sicurezza sul lavoro, l'internazionalizzazione dei mercati e i rapporti sindacali, spesso troppo tesi".

IL NUOVO ORGANIGRAMMA
Luciano Gaburri (presidente; titolare della Gaburri Holding spa, edilizia), Giuseppe Salvinelli (vice-presidente vicario; proprietario della Investarm di Marcheno, repliche di fucili ad avancarica), Romano Ravazzolo (vice-presidente tesoriere; Fiorentini Minireg di Desenzano, apparecchiature per il gas), Amedeo Bonomi (vicepresidente; Omal di Villa Carcina, metalmecanico), Alberto Franchini (vice-presidente, Franchini Acciai di Mairano, forgiatura di metalli), Giampietro Rigosa (vice-presidente, Massolini di Brescia, stampaggio manufatti termoplastici), Mario Boglioli (consigliere), Maurizio Casasco (consigliere), Luca Formentini (consigliere), Ilaria Galperti (consigliere), Tiziano Ghidini (consigliere), Lorenzo Lombardi (consigliere), Valentina Mascarini (consigliere), Douglas Sivieri (consigliere) e Daniele Triva (consigliere).

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