Franciacorta, timori per le uve

Calo della produzione delle vigne e danni della grandine. Ma il Consorzio minimizza.


(red.) Uve a rischio nei 19 comuni bresciani della Franciacorta, nota area geografica famosa in tutto il mondo per la produzione di vini? Forse, perché domenica sera la violenta grandinata che si è abbattuta in quella porzione di provincia ha messo a dura prova i vigneti.
Secondo un rapporto della Coldiretti i danni del nubifragio si sommano a un calo fisiologico della produzione che era stato calcolato intorno al 20%. In tutto, quindi, dopo i disagi di domenica le uve raccolte quest'anno potrebbero essere il 35-40% in meno rispetto al 2007. Le colture maggiormente penalizzate, sempre secondo l'associazione degli agricoltori, sarebbero nei comuni di Erbusco, Adro, Cazzago San Martino e Cortefranca, località dove hanno sede le più importanti case vinicole della Lombardia.
Anche Confagricoltura segnala i danni del maltempo per l'area di produzione delle bollicine più famose d'Italia. Si ritiene che siano stati colpiti dalla grandine dal 4 al 6% dei vigneti della Franciacorta e questo comporterebbe una mancata produzione di circa 80 mila quintali.
I tecnici sono al lavoro per quantificare con esattezza le problematiche e consegnare alle autorità competenti stime più concrete e realistiche, ma il Consorzio di tutela del Franciacorta getta acqua sul fuoco. L'area interessata dalla perturbazione è rimasta circoscritta e a patirne non è stato più del 4% della produzione totale. Quindi nessun problema per il vino, fa sapere il consorzio dei produttori.