+Europa: “Posticipare il bando regionale per le micro imprese”

(red.) Nei giorni scorsi la giunta regionale lombarda ha approvato una delibera con la quale si stanzia, a favore di alcune categorie imprenditoriali – micro imprese e partite Iva – escluse dai contributi statali previsti per altre categorie economiche, un bonus a fondo perduto, di importo compreso tra i 1000 e i 2000 euro.
“Non possiamo che esprimere soddisfazione per la decisione assunta dalla giunta Fontana”, si legge in un comunicato di +Europa, “certi che il bonus rappresenti un contributo a quelle piccole realtà economiche assai diffuse sul nostro territorio. Nel contempo, però, non possiamo non mettere in evidenza i macchinosi adempimenti burocratici richiesti per poter accedere a questi bonus”

“La grande maggioranza degli eventuali beneficiari”, scrive +Europa, “di tale provvedimento è formato da piccole realtà locali, che non hanno mai avuto la necessità di partecipare a bandi o a gare indette da enti pubblici. E nel caso ne nascesse l’esigenza, questa verrebbe soddisfatta tramite il ricorso a professionisti retribuiti. Le difficoltà che molte imprese e molti lavoratori incontreranno nel completare la procedura di partecipazione al bando non saranno solo quelle relative all’acquisizione degli strumenti informatici necessari, come lo Spid, il Cns o la firma digitale, che, come noto, non sono rilasciati in tempi strettissimi, ma vi è da sottolineare che la tempistica che l’acquisizione di tali strumenti, configge con i tempi ristretti che Regione Lombardia ha imposto per la partecipazione al bando”.

“La delibera che istituisce il bando è del 17 novembre 2020, mentre la data di avvio della procedura di partecipazione al bando, con il metodo del “click day” è fissato per il 23 ed il 24 novembre 2020.
I tempi, come è facile notare, sono decisamente ristretti e potrebbero risultare penalizzanti per molti tra coloro che potrebbero parteciparvi. Chiediamo al presidente Fontana e all’assessore al Bilancio Caparini, a sostegno di altre richieste giunte in tale senso e provenienti da varie associazioni di categoria, di posporre la data di inizio del bando di almeno una settimana, al fine di consentire a quelle imprese e a quei lavoratori che non sono ancora in possesso degli strumenti informatici necessari per la partecipazione, di dotarsene, e poter così partecipare al bando”.

“L’idea di aprire un bando a favore delle micro imprese e delle partite Iva grazie al quale queste categorie, colpevolmente dimenticate dal governo, potranno accedere ad un contributo a fondo perduto di importi compresi tra i 1000 e i 2000 euro è assolutamente condivisibile. Il problema nasce in ordine alla complessità burocratica che la partecipazione a tale bando comporta. Stiamo parlando di microimprese e di partite Iva, non di aziende strutturate con mezzi e personale che si occupa dei rapporti con la P.A e che conosce in ogni suo dettaglio la burocrazia. Postporre la data di apertura del click day è solo un atto di buon senso che consentirà a molti operatori economici di dimensioni davvero piccole e per i quali gli importi in discussione possono rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno, di partecipare ad un bando che va nella giusta direzione. I click day più recenti promossi dal governo ci riportano a brutti ricordi, mantenere queste date sarebbe assurdo e denoterebbe ancora una volta l’agire fuori dalla realtà da parte della giunta regionale lombarda” hanno dichiarato Vincenzo Giannico e Luca Perego, portavoce regionali di + Europa.

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