Natalità imprese, nel terzo trimestre aumento di 439 unità

Da luglio a settembre le attività avevano dato segni di ripresa dopo la chiusura dei mesi precedenti.

(red.) Il bilancio della nati-mortalità delle imprese bresciane tra luglio e settembre 2020 si mantiene positivo con un aumento di 439 unità. Dopo i primi due trimestri – i cui effetti delle misure di contenimento adottate per contrastare la diffusione dell’epidemia da COVID-19 avevano rallentato l’iniziativa imprenditoriale – nel periodo estivo, caratterizzato dalla ripresa di tutte le attività, si intravede un ritorno alla “normalità” sul fronte delle aperture di nuove imprese.

Sono, infatti, 1.351 le iscrizioni d’impresa in linea con le 1.340 di luglio-settembre 2019. Sul fronte delle chiusure permane il forte rallentamento delle cessazioni, sono, infatti, 912 le cessazioni contro le 1.056 dello stesso periodo del 2019, corrispondente a un calo del 13,6%. Calo che potrebbe manifestare un atteggiamento di attesa da parte delle imprese. Il risultato di tali dinamiche ha portato a fine settembre il numero delle imprese registrate a 117.537 in crescita dello 0,4% rispetto a fine giugno ma in calo dello 0,3% nel confronto con lo stesso periodo del 2019.

Anche il bilancio del comparto artigiano si chiude in positivo (+50 unità) replicando le stesse dinamiche. E’ questa la dinamica che emerge dall’analisi sulla natalità e mortalità delle imprese bresciane realizzata dal Servizio Studi della CCIAA di Brescia e dal centro Studi AIB sui dati Movimprese.

 

Guardando ai settori, si confermano in crescita, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, i servizi di supporto alle imprese (+3,3%), le attività professionali (+4,2%) e i servizi di informazione e comunicazione (+1,4%). In difficoltà il commercio che riporta un calo della propria base imprenditoriale dell’1,3% e le attività di alloggio e ristorazione (-0,8%). Prosegue il trend negativo dell’agricoltura (-1,8%) e delle attività manifatturiere (-0,9%).

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