Intesa-Ubi, via libera anche dall’Antitrust con cessione di 500 filiali

Si è chiusa a favore dell'operazione l'istruttoria dell'autorità. Il periodo di adesione in corso fino a fine luglio.

(red.) “L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha autorizzato con condizioni l’acquisizione del controllo di UBI Banca S.p.A. da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A.. L’Autorità ha rilevato che l’operazione di concentrazione, consistente in un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa da Intesa Sanpaolo S.p.A. avente ad oggetto il capitale azionario di UBI Banca S.p.A., è idonea a produrre la costituzione e/o il rafforzamento della posizione dominante in alcuni mercati locali della raccolta bancaria, degli impieghi alle famiglie consumatrici e degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese”. Così ieri, giovedì 16 luglio, con una nota, l’Antitrust ha dato il via libera all’operazione di cui il periodo di adesione è iniziato lo scorso 7 luglio.

“Analogamente, l’Autorità ha ritenuto che l’operazione possa costituire e/o rafforzare la posizione dominante nei mercati del risparmio amministrato, dei fondi comuni di investimento e della gestione su base individuale di patrimoni mobiliari e in fondi, nonché nei mercati degli impieghi alle imprese di medie e grandi dimensioni e della distribuzione dei prodotti assicurativi rami vita, così da pregiudicare in modo sostanziale e durevole la concorrenza. Pertanto, nell’autorizzare l’operazione, l’Autorità ha imposto alcune misure di carattere strutturale per risolvere le preoccupazioni emerse in corso d’istruttoria riguardo ai possibili effetti anticoncorrenziali da essa derivanti. In particolare, Intesa San Paolo dovrà cedere oltre 500 sportelli bancari, numero ben superiore a quanto offerto originariamente. Le cessioni si dovranno realizzare nelle aree geografiche in cui si registrano le maggiori criticità concorrenziali e saranno rivolte a uno o più operatori indipendenti in grado di disciplinare la nuova ‘entità post merger'”.

E sul fronte dell’offerta di pubblico scambio, anche il Sindacato Azionisti Ubi Banca guidato da Franco Polotti e che detiene quasi l’8% del capitale di Ubi intende aderire, ma con un’aggiunta economica. Carlo Messina, di Intesa San Paolo, si dice soddisfatto soprattutto del via libera da parte dell’Antitrust. “Garantisce agli azionisti Ubi che aderiranno all’offerta la totale correttezza dell’operazione dal punto di vista regolamentare, dimostrando che è pienamente compatibile con la concorrenza, a tutela delle dinamiche competitive del mercato bancario e dei consumatori. La decisione garantisce la nascita di un progetto che ha tra i suoi obiettivi – aggiunge Messina – la creazione di un gruppo ai vertici europei del settore bancario, rafforzando al contempo il contesto domestico: gli azionisti Ubi Banca sono ora in possesso di tutte le informazioni necessarie per scegliere”.

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