Stefana, Bonometti (Aib): “Riqualificare operai“

(red.) Giovedì 30 marzo il Centro Fiera del Garda di Montichiari, nel bresciano, ha ospitato la prima giornata del congresso della Cisl di Brescia e Valcamonica. Tra gli invitati c’era anche il presidente dell’Associazione Industriale Bresciana Marco Bonometti che ha sfruttato l’occasione del tema del lavoro per lanciare una proposta. Al centro c’è lo stabilimento del colosso siderurgico Stefana di via Bologna a Nave del quale non è ancora stato decifrato il futuro. Sono passati diversi bandi per rilevare la sede, ma tutti andati a vuoto.

Attualmente è in corso fino all’11 aprile un’altra asta da parte del tribunale fallimentare di Brescia per trovare una soluzione migliorativa all’offerta presentata da un’azienda al momento anonima. Quest’ultima, infatti, si dice pronta a puntare sullo stabilimento, ma con soli 5 milioni di euro e impiegando soltanto 57 dei 140 lavoratori attivi e attualmente senza impiego.

Per loro è arrivata la proposta di Bonometti. Cioé, tramite Federacciai, Riconversider e Isfor 2000 intende far formare e riqualificare gli addetti per riuscire a trovare un impiego. L’idea è stata condivisa da tutti, dalle associazioni imprenditoriali ai sindacati. Ma Damiano Galletti (Cgil) e Mario Bailo (Uil) chiedono che il discorso venga allargato anche ai 120 operai dell’Invatec-Medtronic che sono in mobilità e al centro di una vertenza.