Popolare di Bergamo (Ubi): l’utile semestrale sale del 25,8%

CREDITO

Semestrale
Popolare
di Bergamo:
l'utile cresce
del 25,8%

La Banca Popolare di Bergamo spa (gruppo Ubi Banca) ha chiuso il primo semestre 2008 con un utile netto pari a 203,1 milioni di euro, in crescita del 25,8% rispetto ai 161,4 milioni del 30 giugno 2007.
Il risultato della gestione operativa risulta pari a 323,1 milioni di euro, è in crescita dello 0,84% rispetto ai 320,4 milioni del primo semestre 2007 e dell’8,1% rispetto al dato 2007 normalizzato (298,8 milioni di euro).
I proventi operativi si sono attestati a circa 573 milioni di euro, con un incremento del 5,1% rispetto ai circa 545 milioni di euro del primo semestre 2007.
Le varie componenti – informa una nota – hanno mostrato evoluzioni differenziate: il margine di interesse, a 404,2 milioni di euro, ha avuto un aumento del 13,8% rispetto ai 355 milioni del giugno 2007; mentre le commissioni nette, pari a 156,7 milioni di euro, risultano in flessione del 3,7% rispetto ai 162,7 milioni dell’analogo periodo del 2007 a causa dello sfavorevole andamento dei mercati.
Il risultato netto dell’attività di negoziazione, di copertura e utili da cessione o riacquisto di crediti e passività finanziarie è in calo a 0,6 milioni di euro rispetto ai 15,6 milioni del giugno 2007, che includevano però una plusvalenza di oltre 12 milioni sulla vendita di azioni detenute in portafoglio.
Gli altri proventi di gestione sono rimasti stabili a 11,4 milioni di euro (erano 11,7 milioni).
Sul fronte dei costi, gli oneri operativi sono risultati pari a 249,9 milioni di euro, in aumento dell’11,3% rispetto ai 224,6 milioni del primo semestre 2007. Con le spese per il personale (3.601 dipendenti in 358 sportelli contro i 3.834 addetti e i 371 sportelli a giugno 2007) in crescita del 20,5% a 144,9 milioni di euro rispetto ai 120,3 milioni del giugno 2007 che includevano l’effetto positivo, pari a 21,6 milioni di euro, derivante dalle modifiche normative in tema di Tfr: al netto di tale importo la voce crescerebbe del 2,2%.
Stabili le altre spese amministrative, pari a 103,4 milioni di euro rispetto ai 102,4 milioni del giugno 2007 e le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali, pari a 1,6 milioni di euro dagli 1,9 del giugno 2007.
Al netto della sopraccitata componente non ricorrente, gli oneri operativi evidenziano una crescita contenuta, anno su anno, dell’1,5%.
Al 30 giugno 2008, la raccolta diretta da clientela risultava pari a 21 miliardi di euro circa, in crescita a perimetro omogeneo del 4,1% (+12,7% in termini contabili) rispetto a fine giugno 2007.
Gli impieghi alla clientela mostrano una diminuzione a 20,8 miliardi di euro rispetto ai dati di giugno 2007 (-8,5% in termini contabili rispetto al 30 giugno 2007), a causa della razionalizzazione e rifocalizzazione del portafoglio impieghi che ha portato ad una riduzione di circa 2,3 miliardi di euro delle esposizioni verso le large corporate in coerenza con la politica adottata dal Gruppo Ubi. Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti è dello 0,65% (era 0,48% al 30 giugno 2007) e il rapporto incagli netti/impieghi netti è dello 0,57% (era 0,48% al 30 giugno 2007).
Nella raccolta indiretta, la banca ha registrato una riduzione degli stock a 22,3 miliardi di euro (-9,3% a perimetro omogeneo e -10,5% in termini non omogenei) dovuta principalmente all’andamento negativo del mercato. Con la contrazione del risparmio gestito ( -17,7% a perimetro omogeneo e -18,8% in termini non omogenei), la crescita delle polizze assicurative (+15,4% a perimetro omogeneo e +13,3% in termini non omogenei) e la diminuzione della raccolta amministrata (-5,7% a perimetro omogeneo e -6,6% in termini non omogenei).