Epis, Ghiroldi e Massardi (Lega): “Lombardia riforma il sistema sulle dipendenze”

“Regione Lombardia potenzia ulteriormente il proprio sistema di intervento sulle dipendenze. Il nostro modello sia da esempio anche per il Governo che non ha nemmeno nominato un sottosegretario sull’argomento”.
Così i consiglieri regionali bresciani della Lega, Federica Epis, Francesco Ghiroldi e Floriano Massardi in merito al PdL 133 “Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche”, proposto dalla Lega e approvato dall’assise regionale durante la seduta odierna.

“Il progetto di legge che oggi abbiamo approvato – spiegano i consiglieri – si propone di ridefinire, con sguardo innovativo, il sistema di intervento in ambito di dipendenze patologiche, introducendo concetti come l’aggancio e la diagnosi precoce, i programmi di cura e riabilitazione e l’ampliamento della presa in carico non solo del paziente ma anche dei famigliari. Un’attenzione particolare è rivolta alla cura dei minori e al loro recupero sociale e lavorativo. In Lombardia e in Italia, l’andamento del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope non ha mostrato alcuna inversione di tendenza negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda l’utilizzo di cannabis e droghe sintetiche. Le persone prese in carico nel 2019 dalle strutture pubbliche e private sono state 49.597, in leggero aumento (+2%) rispetto all’ultimo triennio”.

“Non solo dipendenze da sostanze illegali, ma la riforma vuole estendere il campo d’azione anche nell’ambito delle cosiddette nuove dipendenze quali l’abuso di farmaci, il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo e la dipendenza da internet”.
“Molto importante la dotazione finanziaria di questa riforma – aggiunge il Presidente della Commissione Sanità e proponente della legge Emanuele Monti -. Alle risorse già previste nell’ambito del provvedimento di Giunta relativo alle regole per la gestione del Servizio Sociosanitario Regionale, questa legge stanzia ulteriori 16,5 milioni già sul prossimo esercizio finanziario”.

“Regione Lombardia fa da apripista a livello nazionale sul sistema delle dipendenze. Vogliamo essere un modello – concludono i consiglieri regionali – anche per le altre regioni. Dal Governo il nulla assoluto, nemmeno la delega ad un sottosegretario per la gestione di questo fenomeno”.

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