Brescia, terzo arresto per spaccio al Carmine: 52enne finisce in carcere

Un tunisino già arrestato più volte è stato fermato con due clienti lunedì sera. Ha cercato di aggredire gli agenti.

(red.) L’altra sera, lunedì 31 agosto, un cittadino tunisino di 52 anni, al quale era stato revocato il permesso di soggiorno per i suoi numerosi precedenti connessi allo spaccio di droga, è stato di nuovo arrestato per lo stesso motivo da parte degli agenti della Polizia Locale a Brescia. E’ successo intorno all’ora di cena nel quartiere Carmine quando gli operatori si sono imbattuti nella vecchia conoscenza e alle prese con la cessione di cocaina a due clienti. E uno di loro, sentito proprio dagli agenti, ha ammesso di aver cercato più volte quel pusher.

Il nordafricano era stato già arrestato per diverse volte, ma in tutti i casi aveva sempre ottenuto solo l’obbligo di firma. Di fatto, restando libero di continuare a spacciare sostanze stupefacenti. Ma lunedì sera per l’uomo la misura è stata più restrittiva, visto che ha concluso la giornata nel carcere di Canton Mombello da dove attenderà l’udienza del processo fissata nei prossimi giorni. Per gli operatori non è stato facile bloccare il pusher, visto che l’uomo si è scagliato contro gli agenti tra calci e pugni, continuando quel comportamento anche a bordo dell’auto di servizio e dove ha tentato di rifilare una testata a una delle forze di sicurezza.

Al comando di via Donegani è stato identificato e per lui sono scattate le manette, con la celebrazione ieri, martedì, del processo per direttissima e il trasferimento dietro le sbarre. Come detto, l’uomo non era un volto nuovo nel panorama dello spaccio, tanto da finire nel mirino di un’inchiesta all’inizio del 2000 per lo spaccio in zona Carmine e ultimamente ritenuto un punto di riferimento tra via Capriolo, largo Formentone e Rua Confettora per lo spaccio. Al momento di essere sorpreso per l’ennesima volta, addosso aveva 2.800 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

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