Droga tra stazione e parchi Gallo e Pescheto, scattati 14 arresti

478 episodi di spaccio registrati in un anno e mezzo nelle zone più "calde". Uno scambio anche con vasca da bagno.

(red.) Dalle indagini durate un anno e mezzo da parte della questura di Brescia e coordinate dalla procura emerge come il territorio bresciano, soprattutto nella zona della stazione ferroviaria e di via Milano, ma anche dei parchi, resti sempre il crocevia nello spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione “Customers” messa in atto ieri mattina, mercoledì 1 luglio, all’alba ha portato ad eseguire 14 ordinanze di custodia cautelare, di cui cinque in carcere e altri nove con l’obbligo di dimora. Gli inquirenti sono venuti a capo di due gruppi, spesso concorrenti tra di loro, per raggiungere i clienti migliori nella loro attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish.

Episodi di scambio – 478 quelli registrati – tra denaro e droga che avvenivano anche in pieno lockdown tra il parco Gallo e il parco Pescheto. E così in manette sono finiti 11 tunisini che abitano tra via Milano e Casazza, madre, figlia e un altro marocchino. L’indagine della questura era partita nel settembre del 2018 nel momento in cui un uomo si era presentato al Pronto soccorso della Poliambulanza per una ferita di arma da fuoco. Aveva detto alle forze dell’ordine di un presunto tentativo di rapina subito, ma in realtà si era scoperto che si trattava di un regolamento di conti.

Così le indagini, attraverso appostamenti e l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere, hanno portato a documentare centinaia di episodi di spaccio e che coinvolgevano anche “il bambino” e la “bestia” come sono stati soprannominati alcuni degli autori. L’attività ha portato persino a scoprire che un cliente, non potendo pagare le dosi con il denaro, aveva barattato la consegna della propria vasca da bagno, caricata su un furgone. L’attività ha portato a scoprire che dei 14 arrestati, 13 erano già finiti in manette in passato e alcuni di loro avevano approfittato dei permessi di uscita dal carcere per continuare a spacciare. Uno degli arrestati aveva in casa 30 mila euro in contanti e un quaderno con tutti gli episodi di cessione della droga.

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