Cocaina dalla Colombia e Olanda verso Brescia, 35 condanne e 157 anni

Ieri sentenza da parte del giudice. L'inchiesta dello scorso anno aveva portato a scoprire 5 chili ogni settimana.

(red.) Ieri, martedì 30 giugno, il giudice del tribunale di Brescia Carlo Bianchetti ha condannato, in rito abbreviato, trentacinque soggetti a un totale di 157 anni di reclusione per le accuse a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. L’inchiesta partita nel marzo del 2019 aveva riguardato 52 indagati e tra questi, altri saranno giudicati in dibattimento nei giorni successivi all’1 luglio. Si parla di albanesi che si erano trasferiti da tempo a Brescia e che proprio qui, in provincia, attraverso la Colombia e poi dall’Olanda e tramite la Germania facevano arrivare la cocaina.

Tanto da farne giungere fino a cinque chili ogni settimana. Gli inquirenti della Dda di Brescia che hanno indagato e che tramite l’operazione “Metropolis” avevano portato a decine di arresti, avevano scoperto che a gestire il traffico erano due gruppi. A capo del primo c’erano i fratelli Endrin e Saimir Baku residenti a Comezzano Cizzago. Il primo ha incassato una condanna a 6 anni e due mesi e il secondo a 8 anni e quattro mesi. Il secondo gruppo, invece, era gestito da un 45enne incaricato di trasportare la droga dall’Olanda verso la propria abitazione di Castelcovati.

Lui ha incassato una pena di 1 anno e otto mesi. Maxi condanna per un 35enne a 12 anni di reclusione e che, per il secondo gruppo, distribuiva la droga in provincia. Di questa sezione facevano parte altri due che hanno incassato una condanna a 10 anni e otto mesi e 10 anni e quattro mesi. Tra le altre condanne, ci sono una a 10 anni e quattro mesi a carico di chi modificava le auto per nascondere la droga nei doppi fondi azionabili con mosse dedicate. Altri condannati sono italiani e bresciani con pene di poco più di un anno e fino a 2 anni.

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