Spaccio nella bassa, tre nuovi arresti

Due fratelli e il loro nipote in due anni avevano fatto 2.200 cessioni di hashish e cocaina guadagnando 106 mila euro. Obbligo di dimora per loro.

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Manette(red.) I carabinieri di Carpenedolo, nel bresciano, hanno sgominato una banda di spacciatori che operava tra le piazze dello stato paese della bassa e a Montichiari. L’indagine era partita nel 2013 quando un militare non in servizio aveva notato un cittadino marocchino, che conosceva per averlo già arrestato, vendere una dose di cocaina per 40 euro a un italiano. Così erano iniziati gli appostamenti e i controlli per capire come fosse organizzato il sodalizio.
Nella prima fase dell’inchiesta, sei marocchini erano già stati arrestati perché ritenuti a capo della banda che spacciava hashish e cocaina nella bassa e l’operazione si è conclusa con le manette scattate per altri tre, di cui due fratelli di 38 e 35 anni e il loro nipote di 28, tutti residenti a Carpenedolo. I carabinieri hanno ricostruito 2.200 cessioni di droga da parte dei tre parenti per un incasso di 106 mila euro, ma il traffico totale è sembrato più ingente. Per i tre arrestati è stato disposto l’obbligo di dimora nel paese e sono coinvolti anche due magrebini e un italiano per favoreggiamento.

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