In manette la banda degli spacciatori dello “Zio”

14mila episodi accertati in un'indagine partita nel 2009. In manette gruppo marocchino-albanese che spacciava alla Mandolossa e nell'Ovest bresciano.

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(red.) I carabinieri di Brescia hanno stroncato un’organizzazione composta da marocchini e  albanesi dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Oltre 14mila gli episodi accertati in un’operazione, intitolata “Zio”, partita nel 2009, che ha portato al sequestro di 5kg di cocaina e 18 di hashish. Le sostanze venivano importate dall’Olanda.
134 i consumatori identificati, mentre nei guai sono finiti otto nordafricani e due albanesi.
I pusher agivano soprattutto nella zona della Mandolossa e nell’Ovest della provincia, ma anche fuori provincia.
Al vertice della banda una famiglia di marocchini residente Lograto, padre e tre figli.  Uno di questi ultimi era soprannominato “Zio”.
Il “giro” aveva vaste ramificazioni anche verso il Veneziano e il Modenese.

Gli arresti sono stati messi a segno lunedì notte: otto persone sono finite in carcere, due agli arresti domiciliari. Arrestate altre 13 persone, alcune in flagranza di reato, nel corso dei due anni di inchiesta. In tutto, sul registro degli indagati della procura di Brescia, sono finiti 25 nomi.

 

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