Coca a fiumi dall’Olanda, trafficanti in manette

La droga veniva trasportata in un camper. Sgominata l'organizzazione criminale composta da persone residenti in Valcamonica. Arrestate 16 persone.

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(red.) Nel codice degli investigatori l’operazione era stata denominata “Cigno”. Una vasta indagine durata circa tre anni che ha consentito di individuare ed arrestare un’organizzazione criminale dedita allo spaccio e al traffico internazionale di droga.
Nell’inchiesta, coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale Antimafia della procura di Brescia, risultano coinvolte ventitré persone. La maggior parte di queste risiede in Valcamonica, tra Darfo Boario Terme ed Edolo.
Il “fumo” e la cocaina provenivano dall’Olanda dove viaggiavano in direzione dell’Italia in un tir adibito al tarsporto di alimentari e una volta sul nostro territorio nazionale trasferiti nel doppio fondo di un camper. Lo stesso mezzo che è stato posto sotto sequestro a Boario Terme nello scorso fine settimana.
L’operazione, condotta dai carabinieri della Compagnia di Breno, si è avvalsa del supporto dei colleghi di Roma, Lecce, Como, Pesaro, Ravenna, Bergamo, Verona e Rimini.
Nei giorni scorsi sono state effettuate oltre 40 perquisizioni che hanno consentito di mettere i sigilli a dieci chilogrammi di sostanze stupefacenti (cocaina, ma anche hashish e marijuana), a due pistole detenute clandestinamente e a 200mila euro in contanti, somma ritenuta provento dello spaccio.
Sedici le ordinanze di custodia cautelare e sette gli obblighi di dimora emessi a carico degli indagati, mentre sono stati identificati e segnalati un centinaio di consumatori e altre diciotto persone, colte in flagranza di reato, sono state arrestate.
Secondo quanto emerso, al vertice dell’organizzazione ci sarebbe una persona residente a Berfo Inferiore (pare già noto alle forze dell’ordine) che si avvaleva di una rete di pusher residenti a Bienno, Cividate, Breno, Edolo e Cedegolo.

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