Coronavirus, aumentano le vittime (altre 27) nel bresciano

Sono inclusi anche i dati della Valcamonica non diffusi dal 25 aprile. Report choc sui decessi nel capoluogo.

(red.) Nel territorio della regione Lombardia si sperava che la tendenza dei decessi da coronavirus rimanesse entro le due cifre, invece ieri, martedì 28 aprile, il conto è tornato di nuovo a salire, con 126 vittime in più rispetto alle ultime 24 ore. Un dato sul quale pesa anche il bilancio bresciano con un aumento dei deceduti – a 27 – superiore rispetto al giorno precedente. Ma in questi numeri rientrano anche gli 11 dell’Ats della Montagna (per la Valcamonica) che dallo scorso sabato 25 aprile non forniva i dati.

A rendere la situazione drammatica sul fronte bresciano arriva anche un report del Ministero della Salute e del Centro nazionale di prevenzione e controllo malattie riportato dal Giornale di Brescia e che mostra come Brescia città sia stata una delle più colpite a livello nazionale in riferimento ai deceduti.

Si parla di un aumento del 197% rispetto alla media degli ultimi cinque anni e che indicano come Brescia (nel report non ci sono Bergamo e Cremona) sia la più elevata da questo punto di vista. Si tratta di uno studio che analizza i dati di 34 città italiane nel modo in cui i numeri dovessero discostarsi di molto rispetto alla media. E così all’ombra della Loggia, come già dimostrato anche dall’Istat, l’incidenza dei decessi (non solo da coronavirus) è stata più alta.

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