Calcinato, 15enne muore travolto sui binari

Clodian Seferae lunedì sera stava giocando a pallone con alcuni amici alla stazione di Ponte San Marco. Colpito in pieno mentre evitava i convogli in arrivo.

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(red.) E’ una tragedia assurda e, sembra, dovuta a un comportamento troppo pericoloso quella avvenuta nella prima serata di lunedì 27 giugno a Ponte San Marco di Calcinato, nel bresciano. Un ragazzo di 15 anni, Clodian Seferae, residente in paese e nato in Italia, ma di origine albanese, stava giocando a pallone con alcuni amici nei pressi della stazione ferroviaria. Secondo alcuni testimoni, però, lo stavano facendo proprio sui binari. Molti residenti, infatti, subito dopo la disgrazia hanno sottolineato che spesso alcuni ragazzini sfidavano la sorte cercando di evitare il passaggio dei treni.
La dinamica di quanto accaduto lunedì sera è ancora tutta da decifrare e al vaglio dei carabinieri di Desenzano del Garda. Di certo il gruppo di giovani, tra cui il 15enne, stava giocando a pallone intorno alle 21. Poi avrebbero tentato, con successo, di evitare di essere colpiti dal primo treno in transito. Ma non è stato così per il secondo convoglio che ha colpito in pieno il 15enne uccidendolo sul colpo e continuando la corsa senza fermarsi. Tuttavia, non è escluso che, invece, il ragazzo fosse sceso sui binari per recuperare il pallone caduto durante la partita con gli amici. L’impatto, visto anche il buio, è stato inevitabile quanto tremendo e il primo a notarlo è stata una persona che passava in bicicletta.
Da qui è partita subito la chiamata al 112 facendo arrivare sul luogo dell’accaduto i carabinieri, la polizia di Stato, quella ferroviaria, i vigili del fuoco e due ambulanze. Ma i volontari, nel momento in cui hanno cercato di rianimare il 15enne, non hanno potuto fare altro che constatare la morte. Del fatto sono stati avvisati la madre e le sorelle maggiori del ragazzo giunte preoccupate per il ritardo del giovane. Hanno poi avuto un malore e sono rimaste scioccate. Il 15enne era molto conosciuto in paese per la sua frequentazione dell’oratorio. La sua salma è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia per tutti gli accertamenti medico legali.

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